Case a prova di furto, in Italia uno ogni 2 minuti: ecco alcuni consigli per proteggere la vostra casa


di Alessandro Sica – Arrivati al pianerottolo di casa di rientro dalle vacanze o semplicemente dai tanti week-end fuori porta, questo è uno dei primi pensieri che ci assale: “Sarà tutto ok?!”

L’immagine della nostra porta di casa integra non basta per placare le nostre preoccupazioni. Per i malintenzionati la porta di ingresso è solo uno dei tanti accessi alle nostre abitazioni. Si comincia così ad ispezionare ogni ambiente. Bagno, balcone, cucina, stanzino, camera da letto e così via fino al controllo sotto il materasso a caccia di eventuali malfattori per poi finalmente tirare un sospiro di sollievo.

Negli ultimi anni sono tanti i furti nelle case. Troppi. Soprattutto nel nostro territorio. Lo scorso dicembre in occasione delle festività natalizie sono state prese di mira numerose abitazioni, con particolare attenzione alla zona di Lazzaro e Pellaro.

Rimanere in casa purtroppo non basta. I ladri infatti hanno saccheggiato anche appartamenti con gli inquilini dentro. Si ruba di tutto. Dall’oggetto di valore inestimabile fino a quello di scarsa qualità. Compresa la nostra libertà. Libertà di stare sicuri nella propria casa, rifugio per eccellenza. E’ per questi motivi, ovvero per tutelare la nostra tranquillità, che un numero di famiglie sempre più numeroso negli ultimi anni ricorre ad alcuni rimedia prova di furto’.

In generale nel nostro Paese si mettono a segno 701 furti al giorno. Significherebbe uno ogni due minuti e si prediligono i centri abitati con più di 100.000 persone. Sono le città quelle maggiormente prese d’assalto. Le soluzioni e gli accorgimenti hi-tech non mancano. Basterebbe un piccolo investimento per garantire una buona dose di tranquillità, senza peraltro trasformare la propria casa in un bunker. Il successo di un tentativo di furto è determinato dal tempo che il ladro ha a disposizione. Tutti gli accorgimenti che ne limitano la disponibilità sono quindi punti a vantaggio della nostra sicurezza.

Non è un caso che il decalogo delle forze dell’ordine (www.poliziadistato.itwww.carabinieri.it) contenga il suggerimento di creare dei deterrenti, come la luce accesa in una stanza o la tv in funzione in determinate ore del giorno.

Si può rendere sicura un’abitazione in due modi. Con l’intervento sulle chiusure perimetrali oppure agendo sul perimetro e sull’interno dell’abitazione con sistemi di segnalazione e di allarme.

Per essere tranquilli, basta rivolgersi a uno specialista, che è in grado di stabilire il livello di affidabilità della chiave di casa. Oggi con poche centinaia di euro si può sottoscrivere inoltre una polizza di base sulla casa che contempla, oltre alla responsabilità civile, anche le coperture per furto, incendio e altri eventi.

Il prezioso lavoro delle forze dell’ordine da solo può non bastare. Anche il cittadino deve essere in grado di mettersi da solo “in sicurezza”.

“Chi dispone di un impianto di allarme – assicurano gli esperti – ha tre volte meno probabilità di diventare bersaglio dei malviventi rispetto a chi non lo ha. Le tecnologie moderne permettono di rilevare e controllare in tempo reale, quello che succede presso la propria azienda o abitazione, avvisando l’utente di eventuali intrusioni o azioni delinquenziali, che  derivano dall’incauta custodia della propria dimora”.

ARTICOLO TRATTO DALLA RIVISTA TRIMESTRALE DI SALUTE E BENESSERE ‘VIVI BENE’ DELLA FARMACIA ‘FATA MORGANA’ DI REGGIO CALABRIA

QUI LA VERSIONE ONLINE