La strage di Rizziconi del 6 settembre 1943 non è più “dimenticata”


Sono trascorsi quasi settantatré anni dal 6 settembre 1943, quando sulle case e sugli abitanti del comune di Rizziconi per alcune ore piovvero micidiali proiettili di cannoni puntati sull’abitato per una vera e propria rappresaglia ingiustificata ed ingiustificabile, per ordine del comandante della formazione militare nazista in fuga dalla Sicilia verso il Centro-Nord.

Sono trascorsi circa quattro anni da quando l’ANPI di Reggio Calabria, da poco costituita, dedicò alle stragi di Rizziconi e di Castiglione di Sicilia (12 agosto 1943) un importante convegno sulle “Stragi dimenticate del Sud”, al quale parteciparono le Amministrazioni Comunali dei due paesi che furono teatro delle rappresaglie naziste, avvenute con la complicità e nel silenzio assordante delle autorità fasciste nei confronti dell’alleato nazista.

Finalmente, grazie al progetto promosso dall’ANPI e dall’INSMLI, finanziato dal Ministero degli Esteri della Repubblica Federale tedesca, nell’ambito delle raccomandazioni suggerite dalla Commissione Storica italo-tedesca, con il contributo di centoventi ricercatori che hanno lavorato per circa due anni, mercoledì 6 aprile 2016 a Roma, presso la Sala Aldo Moro della Farnesina, verrà presentato l’atlante delle stragi naziste e fasciste compiute in Italia dal 1943 al 1945.

L’atlante è stato realizzato per tracciare “un quadro esaustivo di tutte le violenze su persone inermi, perpetrate dagli occupanti tedeschi e/o dai fascisti” ed è composto da schede monografiche su ogni episodio, accompagnato da testi contenenti la ricostruzione storica degli episodi di violenza, corredati da materiale fotografico. L’atlante delle stragi sarà consultabile on-line subito dopo la presentazione alla Farnesina, a partire dal 7 aprile 2016 (www.straginazifasciste.it).

Finalmente la strage nazista compiuta a Rizziconi, che costò la vita a diciassette persone tra cui numerosi bambini, non sarà più annoverata tra le stragi dimenticate.

L’attività meritoria dell’ANPI di Reggio Calabria è stata riconosciuta a livello nazionale e quindi tra i non numerosi invitati ammessi alla Farnesina ci sarà un rappresentante dell’associazione reggina dei partigiani, Carmine Nastri. Un importante contributo mirato a dare visibilità alla strage è stato quello della Prof.ssa Donatella Arcuri, coordinatrice del Comitato” 6 settembre”, che in questi anni ha prodotto un impegno costante per dare riconoscimento alle vittime del 6 settembre 1943, impegno che ha altresì caratterizzato l’Amministrazione Comunale di Rizziconi.

Va altresì ricordata l’attività di ricerca e di ricostruzione storica di quanti hanno contribuito a far luce sull’orribile rappresaglia nazista: Rocco Lentini, direttore dell’Istituto “Ugo Arcuri” e Antonino Catananti Teramo, giornalista pubblicista, autore di un libro-ricerca “Lo sbarco in continente: il bombardamento tedesco del 6 settembre 1943”.