‘Il Piccolo Principe’ di Antoine de Saint-Exupéry: un manuale per i sentimenti
Il piccolo principe fa da specchio ad una società afflitta dalla perdita dei valori
17 Gennaio 2016 - 12:53 | di Redazione
“Tutti i grandi sono stati piccoli, ma pochi di essi se ne ricordano.”
Questa è la premessa che, l’autore, fa ai suoi lettori per scusarsi di aver dedicato un libro per bambini ad un adulto, anche se si tratta di un grande amico.
Aviatore e scrittore, Antoine de Saint-Exupéry dedicò la sua intera vita a queste due grandi passioni; fu purtroppo la prima ad ucciderlo. Restano di lui però non solo le opere scritte, ma anche i tanti premi vinti. “Il Piccolo Principe” è il suo racconto più famoso, tradotto in più di 253 lingue e dialetti, può essere considerato uno fra i libri più celebri del XX secolo e fra i più venduti della storia.
LA TRAMA DEL PICCOLO PRINCIPE
Il libro è suddiviso in 27 brevi capitoli, in cui l’io narrante si fonde col pilota di aerei, co-protagonista della storia.
Il pilota è infatti precipitato nel deserto del Sahara e mentre tenta in ogni modo di riparare il suo veicolo, nonostante il caldo afoso, scorge la figura di un bambino che gli chiede “Mi disegni una pecora?“. Stupito, il pilota non capisce il perché di queste richieste strane del bambino. Poco per volta, i due diventeranno amici, facendo si che il pilota viaggi attraverso la sua memoria e torni bambino; e allo stesso tempo il Principe racconti la sua storia. Il bambino dice infatti di essere il principe di un lontano asteroide, sul quale abita solo lui, tre vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui cura e ama. Il piccolo racconta che, nel viaggiare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato molte cose.
“Ecco il mio segreto. E’ molto semplice: Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale e’ invisibile agli occhi.”
L’opera di Antoine de Saint-Exupéry può essere considerata infatti un manuale per i sentimenti. Pensato come una fiaba per bambini e ragazzi “Il Piccolo Principe” affronta temi come il senso della vita e contiene grandi insegnamenti riguardanti l’amore, l’amicizia e l’altruismo.
L’opera aveva, probabilmente, lo scopo di risollevare il morale di una società afflitta dalla guerra. Ma adesso, decenni dopo, possiamo affermare con altrettanta facilità che l’opera di Saint-Exupéry continua a rimanere molto attuale. Il piccolo principe fa da specchio ad una società afflitta dal consumismo e dall’iperconformismo, ma soprattutto dalla sempre più crescente perdita dei valori.
“E’ una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. E’ una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza. Per ogni fine c’è un nuovo inizio.”