Processo Lampetra: la corte d’appello di Reggio revoca la misura cautelare per Cimarosa

I giudici hanno accolto l'istanza dell'avvocato, revocando la misura cautelare

Tribunale corte d'appello

In data odierna, la Corte di Appello di Reggio Calabria ha accolto l’istanza di revoca della misura cautelare avanzata dall’avvocato Pierluigi Sacchetti del foro di Reggio Calabria, decidendo per la revoca dell’obbligo di presentazione alla P.G. a carico di Francesco Cimarosa.

La condanna e la riduzione della pena

Cimarosa era stato arrestato nel luglio 2021 nell’ambito dell’operazioneLampetra“, accusato di partecipazione ad un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e di altri reati connessi.

In primo grado, Cimarosa era stato condannato a sei anni e due mesi di reclusione con rito abbreviato. Tuttavia, a seguito del giudizio di appello, la pena era stata rideterminata a quattro anni e sei mesi di reclusione, con assoluzione da un capo di imputazione, riqualificazione dell’imputazione e l’esclusione della contestata aggravante ex art. 416bis.1 c.p.

Le misure cautelari e la decisione della Corte

Nel corso dei procedimenti, Cimarosa era stato sottoposto a diverse misure cautelari, inclusi la custodia cautelare in carcere, gli arresti domiciliari, il divieto di dimora nella provincia di Reggio Calabria, e infine l’obbligo di presentazione alla P.G.

A seguito della riforma favorevole della sentenza in appello, l’avvocato Sacchetti ha richiesto la revoca della misura cautelare. La Corte di Appello, accogliendo l’istanza, ha deciso di revocare l’obbligo di presentazione, permettendo a Cimarosa di affrontare il giudizio in Cassazione in totale libertà e senza ulteriori vincoli cautelari.

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