San Luca Ko, sciolta anche la Fondazione Alvaro. Bombino e Perna: ‘Atto gravissimo’
«Alcuni luoghi – commenta Bombino – sono luoghi simbolici. Se perdiamo anche questi presidi culturali, l’emorragia sarà inarrestabile».
08 Aprile 2025 - 14:57 | di Eva Curatola

Il 21 marzo 2025 si è chiusa una pagina importante per la cultura calabrese: la Prefettura di Reggio Calabria ha decretato lo scioglimento della Fondazione Corrado Alvaro, nata a San Luca nel 1997 per onorare la memoria dell’illustre scrittore sanluchese.
Istituita con Legge Regionale n°20 del 1995, la fondazione aveva come missione principale lo studio dell’opera di Alvaro e la valorizzazione della letteratura meridionale contemporanea. Tra le attività di punta, il Premio Nazionale Corrado Alvaro, evento di rilievo nel panorama culturale italiano.
Il presidio culturale, tra l’altro significativo nel panorama culturale non solo reggino, ma anche regionale, ha ricevuto un brusco stop. Nel corso dell’ultima puntata di Live Break, i professori Tonino Perna e Giuseppe Bombino hanno commentato la notizia, assicurando il loro pieno sostegno alla fondazione.
Lo scioglimento della Fondazione Corrado Alvaro
Prof. Perna: “Una decisione amministrativa senza precedenti”
«Per la prima volta in Italia – afferma il prof. Perna – viene sospesa per ragioni amministrative una fondazione culturale, perché negli ultimi anni avrebbe svolto “poca attività”. Ma cos’altro deve fare una fondazione se non incontri nelle scuole, pubblicazioni, convegni? Abbiamo prodotto una memoria di 24 pagine per dimostrare tutto il lavoro svolto, ma non è bastato».
Secondo il docente, il punto cruciale risiederebbe nei tagli ai contributi pubblici da parte della Regione Calabria, che per legge, dal 2005, avrebbe dovuto sostenere economicamente la fondazione.
«Invece di intervenire per supportare la fondazione – aggiunge – si è preferito scioglierla. Anzi, il prefetto ha compiuto un atto che considero gravissimo, con elementi diffamatori, tirando in ballo parentele che nulla hanno a che vedere con la gestione dell’ente».
Prof. Bombino: “Un’ingiustizia alla memoria di Corrado Alvaro”
Sulla stessa linea anche il prof. Giuseppe Bombino, che punta il dito contro una logica del sospetto che continua a penalizzare i territori calabresi.
«Ancora oggi – dice – basta avere un parente che non si sia distinto per fedeltà allo Stato per essere assimilati a dinamiche criminali. È una cultura del sospetto che uccide qualsiasi tentativo di rinascita».
Bombino e Perna saranno presenti a San Luca il prossimo 15 aprile in occasione dei 130 anni dalla nascita di Corrado Alvaro, insieme a tutti coloro che saranno presenti per mostrare il loro sostegno alla fondazione, “non per prendere posizione – sottolinea Bombino – ma per difendere l’idea che la cultura debba essere accompagnata, sostenuta. Una fondazione non vende arancini, non sforna pizze: vive grazie ai contributi pubblici. Se questi vengono meno, il ruolo delle istituzioni dovrebbe essere quello di aiutare a superare la crisi, non di decretarne la fine».
Un vuoto simbolico in un territorio fragile
Oltre all’aspetto giuridico e amministrativo, la chiusura della Fondazione Corrado Alvaro rappresenta una ferita profonda per il territorie. Un gesto che, secondo i due intellettuali, ospiti di CityNow, rischia di essere ricordato come un affronto alla sua memoria.
«Alcuni luoghi – conclude Bombino – sono luoghi simbolici. Se perdiamo anche questi presidi culturali, l’emorragia sarà inarrestabile».
