UGL Calabria in protesta: sit-in dei lavoratori Sacal negli aeroporti calabresi
I lavoratori SACAL protestano per sicurezza, stabilizzazione e migliori condizioni lavorative. UGL in mobilitazione il 19 marzo all’aeroporto di Lamezia Terme
19 Marzo 2025 - 09:26 | Comunicato Stampa

I lavoratori della SACAL degli aeroporti di Reggio Calabria, Lamezia Terme e Crotone parteciperanno al sit-in di protesta organizzato dell’UGL Calabria
In data 19 marzo, presso l’aeroporto di Lamezia Terme, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, si terrà il sit-in di protesta pacifica organizzato dalla segreteria regionale UGL Trasporto Aereo, per contrastare le politiche attuate dalla società di gestione degli aeroporti calabresi.
La manifestazione nasce dalla necessità di denunciare criticità nella gestione dei lavoratori SACAL, tra cui la mancata stabilizzazione dei contratti stagionali, l’assenza di adeguati standard di sicurezza nei luoghi di lavoro, politiche di assunzione poco trasparenti e un’organizzazione del lavoro considerata non adeguata al rispetto del CCNL di riferimento.
Secondo il segretario regionale UGL, Luciano Amodeo, il clima in azienda è diventato insostenibile per molti dipendenti, che segnalano atteggiamenti discriminatori e scelte gestionali discutibili. Nonostante gli investimenti che hanno permesso di aumentare i voli negli aeroporti calabresi, nessun miglioramento si è registrato sul fronte occupazionale.
Molti lavoratori, infatti, da oltre dieci anni operano con contratti stagionali senza una prospettiva concreta di stabilizzazione.
L’UGL evidenzia come la SACAL abbia attuato una gestione aziendale basata su razionalizzazioni eccessive, portando alla polivalenza forzata del personale, spesso senza un’adeguata formazione. Questo non solo rischia di compromettere la sicurezza sui luoghi di lavoro, ma pone i dipendenti in condizioni di stress, con turni che non rispettano i limiti minimi di riposo previsti dalla normativa vigente.
Un altro punto critico sollevato dal sindacato riguarda le relazioni industriali, che negli ultimi anni sono state caratterizzate da esclusioni e trattative poco trasparenti. L’UGL denuncia di essere stata estromessa dall’ultima contrattazione di secondo livello, nella quale sarebbero state introdotte condizioni lavorative svantaggiose per i dipendenti, tra cui l’ipotesi di prestazioni non retribuite.
Sono stati segnalati, inoltre, casi di demansionamento e l’introduzione di un regolamento aziendale che presenta elementi di dubbia legittimità.
Anche le recenti elezioni dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) hanno visto comportamenti ritenuti poco corretti da parte della SACAL, che avrebbe ostacolato l’accettazione di alcuni nominativi. Il sindacato sottolinea che questa figura mancava da oltre sette anni, eppure l’azienda ha mostrato resistenza nel riconoscere la sua importanza.
Con questo sit-in, l’UGL intende portare all’attenzione pubblica la situazione dei lavoratori degli aeroporti calabresi e sollecitare un intervento concreto da parte delle istituzioni. Sono già stati inviati numerosi esposti agli organi di controllo, ma le risposte tardano ad arrivare, probabilmente a causa della lentezza della burocrazia.
Il sindacato sottolinea che, se da un lato il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha contribuito ad aumentare i voli negli aeroporti regionali, dall’altro la politica ha ignorato le rivendicazioni dei lavoratori. Molti dipendenti, scoraggiati dalla situazione, stanno prendendo in considerazione l’idea di cercare lavoro altrove.
Nel nuovo contesto aziendale, l’UGL denuncia difficoltà nell’esercitare il proprio ruolo sindacale. Richieste di convocazione rimaste senza risposta, assemblee negate per presunta indisponibilità di locali, spostamento delle manifestazioni in aree poco visibili e mancata considerazione delle procedure amministrative di raffreddamento sono solo alcuni dei problemi riscontrati.
Nonostante la SACAL sia una società a partecipazione pubblica, non è chiaro quale criterio venga utilizzato nella valutazione dei lavoratori e nell’attribuzione di parametri contrattuali. Differenze salariali tra dipendenti con la stessa mansione e mancanza di trasparenza nei processi di selezione e assegnazione delle funzioni sono questioni ancora irrisolte.
L’UGL, con un’ultima nota datata 10 marzo, ha chiesto nuovamente un confronto con la dirigenza per chiarire questi aspetti, ma finora l’unica convocazione ricevuta riguarda la pianificazione estiva, senza alcun riferimento alle richieste di stabilizzazione dei precari e all’incremento della forza lavoro. Il sindacato auspica che la SACAL accolga finalmente le sue istanze e che la politica rispetti le promesse fatte.
Infine, restano ancora molte incertezze sugli investimenti effettuati nel settore aeroportuale calabrese. Se questi non porteranno a un concreto aumento del PIL regionale e a un miglioramento delle condizioni occupazionali, il rischio è che si rivelino inefficaci.
Anche sulle infrastrutture aeroportuali persistono ritardi nella realizzazione, sollevando dubbi sulla capacità manageriale o sull’influenza di fattori esterni. Ad oggi, gli aeroporti calabresi non riescono ancora a esprimere il loro massimo potenziale, nonostante le risorse economiche investite.
L’UGL continuerà a monitorare la situazione e a battersi per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori del comparto aeroportuale calabrese.
