Verso le elezioni, Canale: ‘Incontro Scopelliti-Cannizzaro ennesimo ‘accurduni’, alziamo la testa’

L'avv. Canale pronto a dare il suo contributo: 'Partiti insufficienti. Tanti i cittadini che non si identificano con le etichette politiche. Molti sarebbero pronti a dare un contributo"

Massimo Canale ()

Elezioni 2026, Reggio Calabria volge lo sguardo alle prossime amministrative. La politica è in fermento e c’è chi, nell’indecifrabilità delle mosse politiche delle due coalizioni, ha già un progetto, un piano politico con idee innovative e percorsi che coinvolgono diversi settori, tra cui turismo, cultura, università e lavoro.

Tra i profili e tra i nomi che rimbalzano in città, c’è anche l’avv. Massimo Canale, ex consigliere provinciale e comunale.

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“Le iniziative civiche degli ultimi mesi, tra cui anche quella del dott. Lamberti, mi avevano fatto molto ben sperare – esordisce a Live Break l’avv. Canale – E continuo a ritenere che la chiave del futuro della nostra città passi attraverso questo schema. La politica può essere una componente importante e sicuramente lo è. Anche io sono stato iscritto per una vita a partiti politici e non lo sono più da qualche anno ma non rinnego la mia appartenenza né il valore dei partiti. Ma i partiti oggi sono insufficienti e anche chi viene eletto ritiene di potere farne a meno”.

L’avv. Canale analizza il momento attuale e rivolge un appello ai tanti reggini.

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“E’ necessario chiamare a raccolta i reggini di buona volontà che siano disponibili a sacrificare una parte del loro tempo per dedicarlo all’amministrazione della loro città. E’ in mancanza del nostro impegno che la città si svuota e va a rotoli e non è adeguata alle sfide che le si pongono davanti. Dovremmo invece avere una città attiva, brillante, che partecipa e che valorizza le proprie intelligenze e le proprie risorse”.

E sulle mosse delle due coalizioni, l’avv. Canale si focalizza in particolare sulle attività del centrodestra e su quello che lui stesso definisce ‘accurduni‘.

“Nei giorni scorsi è uscita una notizia che io ho sintetizzato con il termine cosentino ‘accurduni‘. Mi riferisco all’incontro tra Scopelliti e Cannizzaro. Mi pare che a Reggio Calabria si sia già fatto un ‘accurduni‘. E se così fosse, vuol dire che quella parte politica non è permeabile al contributo alla società civile perchè si ritiene autosufficiente. E adesso mi rivolgo alla società civile. Se davvero quella parte politica ritiene di essere autosufficiente, siete pronti a rinunciare a dare il vostro contributo? Pensate di essere esentati nel darlo? Pensiamo che la nostra borghesia, ancora una volta, debba ripiegarsi sotto le ali protettrici della politica e degli ‘accurduni’? Oppure è il momento di sollevare l’orgoglio e alzare la testa”.

“C’è tanta gente – conclude Massimo Canale – che non si identifica con le etichette politiche e che sarebbe pronta a dare un contributo. E dovremmo fare tesoro di queste persone, aiutarle a venire fuori, dovremmo fare liste con gente che partecipi direttamente alle prossime elezioni”.

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