Giovani e salute mentale: a Villa San Giovanni un incontro su ‘Il dolore silenzioso degli adolescenti’
"Un incontro di voci, vissuti, esperienze per riflettere sul disagio giovanile, un’emergenza che ci preoccupa e ci fa interrogare" le parole della dirigente Spezzano
05 Marzo 2025 - 18:36 | di Renato Pesce

«Molto più di un convegno. Un incontro di voci, vissuti, esperienze per riflettere sul disagio giovanile, un’emergenza che ci preoccupa e ci fa interrogare, oggi più che mai, come genitori e come comunità educante».
Con queste parole la Dirigente Scolastica dell’I.I.S. “L. Nostro – L. Repaci”, prof.ssa Maristella Spezzano, ha introdotto l’incontro “Il dolore silenzioso degli adolescenti. L’importanza di chiedere aiuto” tenutosi lo scorso 3 marzo presso l’Aula Magna d’Istituto “G. Trecroci”.
I relatori
Un tavolo di relatori qualificato per indagare dialetticamente le radici di un problema dilagante: le psicologhe Maria Assunta Zappia e Antonia Siclari; e il dott. Roberto Di Palma, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Reggio Calabria. Presenti all’incontro, moderato dalla prof.ssa Monica Nucera, docente presso l’Istituto villese, il Sindaco di Villa San Giovanni, avv. Giusy Caminiti; il Consigliere metropolitano delegato all’Istruzione, dott. Rudi Lizzi; e l’Assessore regionale alle Politiche sociali e giovanili, dott.ssa Caterina Capponi.
Dopo i saluti istituzionali, le psicologhe Zappia e Siclari hanno messo in luce dati preoccupanti relativi al disagio in età evolutiva: incrementi significativi delle alterazioni del tono dell’umore, ansia, depressione e disturbi del comportamento invitano a fermarsi e interrogarsi per comprendere le radici della fragilità adolescenziale.
Centrale l’intervento del dott. Roberto Di Palma, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per minorenni di Reggio Calabria che, attraverso la testimonianza viva di Aurora Giordano, ventiduenne tirocinante presso la Procura, ha chiamato per nome le cause prime del disagio: “iper-responsabilizzazione” degli adolescenti, schiacciati da aspettative altrui, e “buco affettivo” come epifenomeno dell’assenza di figure di riferimento adulte.
«È indispensabile affiancare i nostri giovani, parlare con loro, ascoltare ciò che hanno da dire», ha sottolineato il Procuratore, individuando nel logos – nella parola come strumento di comprensione – la chiave per ricostruire ponti di vicinanza.
L’Istituto diretto dalla Dirigente Spezzano conferma il suo fattivo impegno nell’affiancare i più giovani e le loro famiglie con azioni mirate di prevenzione e supporto concreto. In chiusura, la stessa Dirigente si è augurata che questo possa essere solo il primo di una serie di incontri, preludio di una rete territoriale che, coinvolgendo famiglie, istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e associazioni, sia punto di riferimento per il territorio.
«Perché solo insieme, solo in rete, si possono raggiungere risultati positivi», ha concluso.
