Reggio verso le elezioni: candidato cercasi. C’è chi batte un colpo ma Csx e Cdx navigano a vista

Il futuro politico in città è indecifrabile. Le coalizioni si studiano, tanti gli incontri ma nessuno fa la prima mossa. Chi guiderà Reggio?

palazzo san giorgio candidato sindaco

Quale sarà il dopo Falcomatà? La domanda, in vista delle prossime elezioni, che quasi sicuramente si terranno nella primavera 2026, tiene banco da mesi e rimbalza sempre più spesso, e non solo tra gli addetti ai lavori. Arrivati ormai a quasi dodici mesi dalle prossime amministrative, con il passare delle settimane, cresce vertiginosamente l’interesse dei cittadini sul post-Falcomatà.

Etichettato, in un nostro articolo simpaticamente Falcomatà sindaco Highlander, il primo cittadino, dopo periodi di alti e bassi, sta spingendo, nel suo ultimo miglio, sull’acceleratore dimostrando un’intensa attività. Tra il riavvio di cantieri, lo sblocco di alcune eterne opere attese da decenni, inaugurazioni ed eventi che hanno animato ultimamente la città, Falcomatà tenta di riconquistare parte del popolo reggino deluso.

Reggio verso le elezioni, il futuro è (al momento) indecifrabile

Il periodo che vive Reggio Calabria, a un anno dalle prossime elezioni, è indecifrabile, illeggibile e incerto. E i nomi che circolano in città, ancora, non convincono.

Quali i progetti che la politica locale è in grado di presentare nel post-Falcomatà? Destra e sinistra sono pronte a offrire una valida proposta? Che sia autorevole guida del popolo reggino? Al momento le coalizioni si studiano, si osservano da lontano, esaminano le mosse dell’uno e dell’altro, cercando di capire il momento più opportuno per presentare il proprio uomo o la propria donna, che si annuncerà alla città come prossimo candidato sindaco.

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Entrambe le coalizioni, in questa fase però, non sembrano avere le idee chiare. Il momento da identificare per proporre alla città il progetto politico e il nome del proprio leader passa decisamente in secondo piano se si pensa che ancora non è stata identificata la persona giusta, che possa davvero conquistare i rispettivi elettorati.

Tante le alternative in campo. Tanti i nomi che circolano. Ma sono tutte ipotesi. E sempre le stesse.

Da un lato c’è Francesco Cannizzaro, leader indiscusso di Forza Italia che, consapevole della propria forza e dei dieci anni di Governo Falcomatà, non vede l’ora di cambiare il comando di Palazzo San Giorgio e Palazzo Alvaro.

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Comune-Regione-Governo sarebbero in questo caso espressione di una stessa area politica. E ciò renderebbe tutto più ‘facile’ nel dialogo, nelle azioni e nella gestione della città. La vittoria, secondo molti, sarebbe a mani basse. Necessario però scegliere un candidato, che sia, come dichiarato dallo stesso ex Governatore Scopelliti, ‘apprezzato, riconosciuto e riconoscibile‘.

Il centrodestra si dichiara pronto a creare la squadra più forte che la coalizione abbia mai avuto ma ancora il profilo dell’uomo che dovrebbe guidare il gruppo, non salta fuori.

Scopelliti non intende scendere in campo in modo diretto, almeno questo è quello che ci siamo sentiti dire. E nella rosa dei nomi, non sembra ci siano politici o professionisti autorevoli, pronti a guidare la città. Che sia lo stesso Cannizzaro a lasciare il prestigioso incarico in Parlamento per dedicarsi totalmente alla sua amata città nel ruolo di candidato a sindaco? E’, anche questa, nell’indecifrabilità della situazione, un’ipotesi. E per molti, non poi così folle. E’ necessario poi dialogare bene con le altre forze politiche. Vedi la Lega, uscita dall’ultimo incontro pubblico, con le ossa rotte, dopo la querelle MancusoMinasi. Appare poi doveroso che anche il partito che traina il Paese, ovvero Fratelli d’Italia, si palesi, anche alle nostre latitudini. Al momento infatti sembra stia giocando a nascondino.

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Dall’altra parte invece c’è l’imperituro Falcomatà, con la sua squadra di intimi collaboratori e fedelissimi (Paolo Brunetti, Carmelo Romeo e Giovanni Muraca tra tutti) al proprio fianco, con una gran voglia di chiudere al meglio il mandato e riuscire a proporre un erede nel segno della continuità. Al momento, anche in questo caso, il passaggio del testimone, non appare chiaro.

C’è poi l’altra sinistra, quella di Massimo Canale, di Anna Nucera, di Saverio Pazzano. Quella delle tante associazioni e dei movimenti che cercano un’alternativa al progetto politico di Falcomatà.

L’avv. Canale è pronto a fare sul serio. E insieme a Brunetti, Marino e Pazzano, sicuramente competerà alle primarie da protagonista (da valutare se saranno primarie di partito o di coalizione). Con Demetrio Naccari, che osserva dietro le quinte. Cosa faranno i principali esponenti del Partito Democratico? Nicola Irto e Giuseppe Falcomatà convergeranno su un unico nome, rinsaldando i rapporti, o proseguiranno su binari differenti?

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Il clima, alla luce delle varie analisi e ipotesi, rimane intanto caldissimo. Innumerevoli rimangono le opzioni, anche se il cerchio del tempo entro cui dover decidere, si stringe sempre più.

Il rischio, e questo entrambe le coalizioni lo sanno bene, è quello, di arrivare tardi all’appuntamento elettorale.

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