Aeroporti calabresi, nuova svolta: la Regione investe 75 milioni e controlla l’80% di Sacal

Aeroporti calabresi, Sacal sempre più pubblica: la Regione investe per aumentare traffico passeggeri e PIL. Franchini: “Obiettivo 3.500 posti di lavoro”

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La Regione Calabria diventa il socio quasi unico di Sacal, la società che gestisce gli aeroporti di Crotone, Lamezia Terme e Reggio Calabria. Con la chiusura delle operazioni di ricapitalizzazione, l’ente regionale arriva a detenere circa l’80% delle quote societarie, riducendo ulteriormente la presenza dei privati all’interno dell’azienda.

Si tratta di una svolta significativa, considerando che fino a tre anni fa i privati avevano la maggioranza relativa, mentre oggi la governance è quasi interamente pubblica. Le restanti quote, con percentuali molto basse, sono suddivise tra i Comuni di Catanzaro e Lamezia Terme e le Camere di commercio di Cosenza e Catanzaro-Crotone-Vibo.

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75 milioni per il rilancio degli aeroporti

L’aumento della partecipazione pubblica in Sacal è stato reso possibile grazie a un emendamento alla legge di Stabilità regionale, approvato lo scorso dicembre, che ha semplificato la procedura per l’esercizio del diritto di opzione. In questo modo, la Regione ha potuto utilizzare un finanziamento di 75 milioni di euro, provenienti dai fondi di sviluppo e coesione (FSC), per acquistare le quote rimaste invendute dagli altri soci.

Un’operazione che segna un cambiamento radicale nella gestione della società, che solo pochi anni fa attraversava una grave crisi finanziaria. Ora, con una governance a prevalenza pubblica, si punta a un rilancio degli aeroporti calabresi, attraverso un piano di investimenti infrastrutturali e una strategia di sviluppo a lungo termine.

Sacal, dunque, prosegue il proprio percorso di crescita con un un piano di investimenti destinato a rendere gli aeroporti calabresi più competitivi e attrattivi per compagnie e passeggeri.

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Franchini: “Investimenti, traffico passeggeri e crescita del PIL”

Secondo quanto dichiarato da Marco Franchini, amministratore unico di Sacal, l’iniezione di nuovi capitali pubblici sarà “fondamentale per la modernizzazione delle infrastrutture aeroportuali, il potenziamento della sicurezza e l’incremento della digitalizzazione dei servizi.

L’assemblea degli azionisti ha recentemente approvato il piano industriale, un documento chiave con un orizzonte temporale fino al 2028 e proiezioni estese fino al 2033. Il piano prevede un ingente investimento, realizzato attraverso un aumento di capitale con il supporto della Regione Calabria”.

Tre sono i punti fondamentali del progetto: potenziamento delle infrastrutture, sviluppo del traffico passeggeri e crescita del PIL territoriale. Franchini sottolinea che l’aumento di capitale sarà essenziale per coprire la parte di investimenti non finanziata, che rientra nei 250 milioni di euro complessivi.

“Per incrementare in modo significativo il traffico passeggeri – ha spiegato Franchini – è necessario aumentare il numero di vettori interessati a operare in Calabria. La Regione sta lavorando per attrarre investimenti nel settore turistico, puntando anche alla destagionalizzazione dei flussi.

L’obiettivo è generare circa 960 milioni di euro di PIL e creare 3.500 nuovi posti di lavoro. Questo è l’effetto concreto di una scelta lungimirante e virtuosa”.

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Franchini sul volo cancellato: “Scelta temporanea, Ita resta un partner strategico”

Franchini ha anche affrontato la questione della recente cancellazione del volo Reggio Calabria-Linate, precisando che si trattava di una precisa programmazione.

“Il rapporto con ITA Airways è destinato a produrre ulteriori risultati positivi, per questo non voglio nemmeno commentare alcune cose lette in questi giorni. Per quanto riguarda la prossima stagione invernale, valuteremo il da farsi in base a più fattori. Ma stiamo parlando di un volo che aveva un coefficiente di riempimento basso, attorno al 35%“.

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