Capitale Cultura 2027, Reggio pronta all’audizione. I poeti dialettali: ‘Cultori di una storia secolare’

"Hanno lasciato tracce indelebili nella storia della nostra città", l'elenco dei poeti reggini più importanti

capitale della cultura reggio calabria

I poeti presenti alla consegna da parte dello scrittore Giovanni Suraci, della targa ricordo al musicista Franco Donato, per la sua attiva partecipazione al mondo del volontariato e a favore della pace, hanno ribadito la loro forte convinzione che la città di Reggio Calabria ha le carte in regola per essere nominata “Capitale della cultura” per l’anno 2027.

Oltre alle numerose caratteristiche peculiari che contraddistinguono il nostro territorio, ben evidenziate dalle associazioni culturali che hanno aderito all’appello dell’Amministrazione Comunale per sostenere la prestigiosa candidatura, i poeti durante l’incontro, hanno ribadito che Reggio Calabria si può proporre anche come “Città internazionale della poesia di lingua dialettale”.

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La storia secolare che ha visto protagonisti della cultura tanti poeti reggini, la strategica posizione geografica che, tra l’altro, nel passato ha visto transitare dalle rive dello Stretto popoli di tutti gli angoli del mondo e gli attuali fermenti culturali, non possono lasciare indifferenti il mondo della cultura e le nuove generazioni.

La città di Reggio Calabria ha l’obbligo, oltre al presente, di guardare al futuro, pensando al ruolo che, grazie all’ autorevole titolo di “Capitale della cultura”, potrebbe ottenere acquisendo una diversa e corretta reputazione nell’ambito nazionale e internazionale.

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I poeti reggini di lingua dialettale hanno una storia di primaria importanza, in quanto hanno avuto delle presenze e dei maestri che hanno lasciato tracce indelebili nella storia della nostra città, come, per citarne qualcuno: Matteo Paviglianiti, Nicola Giunta, Ciccio Errigo, Giuseppe Morabito, Domenico Martino, Ettore Pensabene, Natale Cutrupi, Pasquale Calcaramo, Luigi Campagna e, oggi, hanno un patrimonio di straordinario valore come: Pepè Ginestra, Pina De Felice, Domenico Antonio Sgrò, Ferdinando Spanò, Salvatore Marrari, Pino Ambrogio, Giovanna Oro, Giuseppe Pizzimenti, Paolo Martino, Nino Cotroneo, Paolo La Cava, Mimmo Latella, Pino Sergi, Pat Porpiglia, Gianni Iannini, Pino Cambera, Elena Festa, Pasquale Borruto, Arturo Cafarelli, Marina Neri, Daniela Scuncia, Mimma Creaco e tantissimi altri. Poeti di livello e con caratteri forti che stanno imponendosi grazie alla passione per la poesia che si manifesta negli innumerevoli eventi culturali e nei concorsi di poesie che vedono anche la rilevante partecipazione di poeti di tutte le parti d’Italia.

Lo studio storico e la tipicità della produzione di poesie in vernacolo di questi “panificatori di versi” è ancorata quindi a una tradizione che ha visto Reggio Calabria preservare l’identità e le sue tradizioni anche grazie ai cultori della storia.

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I poeti durante l’incontro hanno proposto di organizzare per il 2027 un convegno nazionale a Reggio che veda la partecipazione delle numerose associazioni di poeti di lingua dialettale presenti in Italia, così come hanno offerto la loro collaborazione per indicare un’area, una piazza, una via, una scalinata, da destinare come luogo d’incontro e di memoria per i turisti in visita a Reggio Calabria. Reggio capitale della cultura 2027 avrà la possibilità di far conoscere all’Italia e al mondo l’importante tradizione che gli appartiene, un patrimonio esclusivo, sino ad oggi, non adeguatamente valorizzato.

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