Dl Bollette 2025: slitta il Cdm, governo al lavoro sulle risorse
Consiglio dei Ministri il 28 febbraio. Si valuta un ampliamento del bonus sociale fino a 15mila euro di Isee
25 Febbraio 2025 - 09:17 | Comunicato Stampa

Il governo è ancora al lavoro per reperire le risorse necessarie al Decreto Bollette, il provvedimento destinato a sostenere le fasce di reddito più deboli contro il caro energia. Il Consiglio dei ministri, inizialmente previsto per domattina, è stato rinviato a venerdì 28 febbraio alle ore 10, quando sarà discusso anche il Ddl sul nucleare.
Oggi si è tenuta una riunione tecnica sull’argomento, ma resta aperto il nodo delle coperture finanziarie. Le misure in esame avrebbero un costo superiore ai tre miliardi di euro, ma all’appello mancherebbe ancora poco meno di un miliardo. L’obiettivo del governo è quello di varare un provvedimento incisivo, con interventi più ampi a favore di famiglie e imprese.
Fonti vicine all’esecutivo riferiscono che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni avrebbe chiesto di ampliare ulteriormente i fondi a disposizione per rendere le misure più efficaci. Tra le ipotesi al vaglio, c’è l’aumento della soglia Isee per il bonus sociale fino a 15.000 euro, rispetto agli attuali 9.530 euro per le famiglie con massimo tre figli a carico e 20.000 euro per quelle numerose.
Il nuovo bonus energia e il sostegno alle imprese
Per il 2025, il bonus elettrico prevede un sostegno economico di 167,90 euro per nuclei da 1-2 componenti e fino a 240,90 euro per le famiglie numerose con oltre quattro componenti. Il governo sta valutando anche misure di sostegno per le imprese, colpite dagli aumenti delle bollette.
Non è la prima volta che l’esecutivo interviene in materia. Già con la manovra per il 2023, a pochi mesi dall’invasione dell’Ucraina e dalla conseguente crisi energetica, era stata alzata la soglia Isee a 12.000 euro (rispetto agli 8.265 euro precedenti), consentendo l’erogazione di 3,8 milioni di bonus elettrici e 2,4 milioni di bonus gas.
Il nodo delle risorse e il dibattito politico
La questione finanziaria resta centrale in ogni discussione economica dell’esecutivo. È lo stesso problema che ha bloccato per due mesi la riduzione dell’aliquota Irpef dal 35% al 33% per il ceto medio, per cui sarebbero necessari almeno 2,5 miliardi di euro. Anche il provvedimento sulla pace fiscale, proposto dalla Lega, non ha ancora una copertura definita.
Sul caro energia è intervenuta anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, proponendo due soluzioni:
- Disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas, dato che quest’ultimo, pur essendo la fonte più cara, determina il costo complessivo.
- Creare un acquirente unico pubblico per ottenere prezzi dell’energia più bassi.
Confcommercio ha lanciato l’allarme sull’aumento dei costi per le imprese. A gennaio, la bolletta elettrica è aumentata in media del 24% rispetto a gennaio 2024 e del 56,5% rispetto al 2019. Anche il gas ha registrato un incremento del 27% rispetto all’anno scorso e del 90,4% rispetto al 2019.
Il presidente di Arera, Stefano Besseghini, ha evidenziato come i prezzi si siano stabilizzati su livelli alti, pur sottolineando che con l’arrivo della primavera si potrebbe assistere a una leggera riduzione del costo dell’energia.
Fonte: AGI
