‘Ndrangheta a Reggio, chiuso il fascicolo ‘Ducale’. Esce dall’inchiesta il sindaco Falcomatà

Coinvolti anche due nomi nuovi tra gli indagati. Intanto il primo cittadino esce dalle indagini

falcomatà piazza duomo ()

Chiuse le indagini e archiviato il fascicolo della Dda di Reggio Calabria in cui si ricostruivano i rapporti tra il clan Araniti e diversi politici reggini.

L’avviso di conclusione è stato notificato a ben 24 indagati. L’accusa da parte della Procura è scambio elettorale politico-mafioso. Tra i destinatari degli avvisi il consigliere regionale Giuseppe Neri eletto con FdI, il consigliere del Partito Democratico Giuseppe Sera e il presunto boss di Sambatello Domenico Araniti.

Tante le ombre e i rapporti borderline evidenziati nell’inchiesta che sarebbero intercorsi prima e durante le campagne elettorali.

A distanza di otto mesi, viene messa la parola fine alle indagini. Diversi i personaggi finiti sotto i riflettori dell’inchiesta ‘Ducale’. Figure di spicco, politici, professionisti ed esponenti della cosca Araniti di Sambatello.

L’inchiesta aveva toccato anche la figura del primo cittadino Giuseppe Falcomatà, il cui nome non compare nel decreto di chiusura delle indagini. Da ricordare una delle frasi che aveva più colpito nell’estate dello scorso anno.

Danielino ho bisogno di una mano”, dichiarazioni con cui Giuseppe Falcomatà fa intendere una richiesta di aiuto per la tornata del ballottaggio per l’elezione del sindaco al genero del boss Araniti Daniel Barillà.

Complessivamente sono 24 gli indagati ai quali i procuratori Ignazitto e Musolino hanno notificato l’avviso di conclusione delle indagini.

Tra gli indagati, oltre ai già noti politici e personaggi finiti nell’inchiesta risultano anche l’ex consigliere comunale di Reggio Calabria Michele Marcianò, oggi componente del comitato provinciale della Lega e Domenico Rugolino, ritenuto esponente dell’omonima cosca di Catona.

Entrambi sono accusati di estorsione e trasferimento fraudolento di valori aggravato perchè commesso ‘al fine di agevolare gli interessi economici della ‘ndrangheta’. Secondo quanto riportato dalla Dda, Marcianò e Rugolino erano soci occulti dell’impresa ‘Lido dello Stretto’ di Catona.

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Dalla chiusura delle indagini gli indagati avranno adesso 20 giorni per chiedere di essere interrogati. Sarà la stessa Procura poi a formulare la richiesta di rinvio a giudizio e il gup fisserà l’udienza preliminare.

Di seguito i nomi dei 24 indagati: Domenico Araniti, Francesco Araniti, Pietro Araniti, Daniel Barillà, Giuseppe Barillà, Fortunato Bilardi, Ignazio Borruto, Paolo Pietro Catalano, Natale Corsaro, Antonio Pio Dascola, Nicola Dascola, Franco Gattuso, Martina Giustra, Caterina Iannò, Antonino Modafferi, Giuseppe Neri, Antonino Princi, Antonio Mimmo Repaci, Sergio Rugolino, Giuseppe Francesco Sera, Carmelo Trapani, Domenico Rugolino, Michele Marcianò, Nino Francesco Santisi.