Reggio, il Comune rimuove targa dal Palazzo della Cultura. Lamberti imbufalito: ‘Falcomatà si vergogni’
"Questa storia non finisce qui. Una cafonata della quale ho informato il presidente Raffa. Sindaco, delegato e direttrice hanno fatto la figura dei poveretti", tuona Lamberti
08 Febbraio 2025 - 19:48 | di Pasquale Romano
![falcomata lamberti](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/falcomata-lamberti.webp)
La targa della discordia causa (nuove) scintille tra il dottor Lamberti Castronuovo e il sindaco Falcomatà. Il direttore dell’istituto De Blasi ha duramente attaccato il primo cittadino complice la scelta dell’amministrazione comunale di rimuovere la targa all’interno del Palazzo della Cultura, sede della mostra presentata oggi ‘SalvArti’, una grande esposizione nazionale d’arte contemporanea.
La mostra nasce dalla collaborazione tra il Ministero della Cultura, l’ANBSC, la Città Metropolitana di Reggio Calabria e il Comune di Milano, con il supporto del Ministero dell’Interno.
L’esposizione restituisce alla comunità oltre 80 opere d’arte, tra dipinti, grafiche e sculture, di artisti di fama mondiale, tra cui Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Salvador Dalí e Andy Warhol
![ed c ed b acfd](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/2e79d331-63c0-47ed-b221-921a4c33f01d.jpg?w=768)
All’interno della sede del Palazzo della Cultura, sin dall’apertura datata 7 maggio 2016 vi si trovava una targa con una frase che vuole sintetizzare l’importanza della cultura, della legalità e la scelta di intitolare il Palazzo al meridionalista Pasquino Crupi.
La targa è stata rimossa, ‘ temporaneamente e per questioni espositive’ secondo quanto filtra da Palazzo San Giorgio.
La storia del Palazzo della Cultura
Tutto era cominciato con la notizia apparsa sui quotidiani locali del sequestro da parte della Guardia di Finanza di 170 quadri ad un noto soggetto reggino. L’idea fu immediata, affidarli alla città. Furono cosi, per concessione della Magistratura, affidati per esporli al Museo in fase di ristrutturazione.
Finita la mostra si poneva il problema di dove custodirli. La Banca d’Italia fu lieta di aiutare la Provincia ed il suo assessore, all’epoca Lamberti Castronuovo. Reperito l’ex Brefotrofio, scambiando un piano con la Regione Calabria, si avviarono i lavori per mettere in sicurezza i quadri di inestimabile valore.
Lavorando giorno e notte con volontari e funzionari della provincia si arrivò a predisporre tutto a regola d’arte per l’inaugurazione del 7 Maggio 2016.
Nel corso della sua rubrica quotidiana su Rtv, Lamberti Castronuovo ha parlato della rimozione della targa quale un “fatto increscioso e delittuoso, contro la storia, che non può essere cancellata con un atto di protervia”.
“Oggi veniamo a sapere -ha proseguito Lamberti- che con un atto voluto dal sindaco Falcomatà e dall’assessore competente (probabile che il riferimento sia al consigliere metropolitano delegato Filippo Quartuccio, ndr) e della direttrice della sede, è stata rimossa quella targa, mettendo dei manifesti che potevano essere messi altrove senza problemi”.
Lamberti furioso: ‘Falcomatà si vergogni. La storia non si cancella’
Contrariato per una scelta che appare oggettivamente evitabile da parte dell’amministrazione comunale, Lamberti ha parlato di decisione vergognosa.
“Avrebbero dovuto rispettare la storia, ma questa amministrazione che ormai non voglio nemmeno più giudicare, ha preferito rimuovere chi ha fatto quel palazzo. Vergogna a tutti loro, al sindaco, all’assessore e alla direttrice.
Servi di un potere becero che non può essere accettato. Non è rimuovendo una targa che si cancella la storia e si offende la memoria di chi oggi non c’è piu. Questa storia non finisce qui, una cafonata della quale ho informato l’ex presidente Raffa
Avete sfruttato quello che altri hanno fatto, ma quantomeno avreste dovuto avere la correttezza di invitarci, avremmo espresso la nostra opinione, l’italiano lo conosciamo. E avreste fatto una bella figura, invece avete fatto la figura dei poveretti”, la stilettata finale di Lamberti.
Lo stesso Lamberti ha reso noto di aver inviato il seguente messaggio al Sottosegretario Wanda Ferro, presente oggi al Palazzo della Cultura. “Perdonami ma è vergognoso che abbiano rimosso la lastra marmorea che ricordava l’origine del Palazzo della Cultura e chi lo ha ideato e realizzato con alti rischi . Solo per informarti . Cari saluti, Eduardo Lamberti-Castronuovo”.
Che sia ‘temporanea’ o meno, la scelta di rimuovere la targa dal palazzo è metaforicamente assimilabile all’esportazione di un cuore dal proprio corpo. Sulla stessa, non ci sono impresse frasi autocelebrative o spot elettorali, ma un semplice (e mirato) messaggio dedicato all’arte, la cultura, la legalità e l’importanza di mantenere un’identità calabrese.
Paradossalmente, anche attraverso l’ultimo post sui social, il sindaco Falcomatà parla degli stessi valori, cultura e legalità, riferendosi all’evento tenutosi oggi presso il Palazzo della Cultura Pasquino Crupi. Palazzo privato però (per ‘questioni espositive’ o ripicche di altro tipo?) della targa che ne evidenzia la motivazione che hanno portato alla sua stessa nascita.
![efbd d d bcdcdbdf](https://www.citynow.it/wp-content/uploads/sites/5/2025/02/7ef3b51d-13d0-418d-9800-7bc1dcd2bdf3.jpg?w=1024)