Morte Denise: a processo in due per la tragedia sul fiume Lao
Gita scolastica con esito tragico sul fiume Lao: rinvio a giudizio per il presidente della società di rafting e la guida
07 Febbraio 2025 - 14:58 | Comunicato Stampa
Il gup del Tribunale di Castrovillari ha disposto il rinvio a giudizio di due persone per la morte di Denise Galatà, la studentessa diciannovenne dell’Istituto “Rechichi” di Polistena (Reggio Calabria) deceduta il 30 maggio 2023 dopo essere caduta in acqua mentre faceva rafting sul fiume Lao, nell’ambito di una gita organizzata dalla scuola, a Laino Borgo (Cosenza).
A processo, come si apprende dalla stampa locale, andranno il presidente del consiglio direttivo della società di rafting, Giuseppe Cosenza, e l’istruttore che conduceva il gommone sul quale sedeva Denise, Giampiero Bellavita. Gli imputati, ai quali si contesta il reato di omicidio colposo, dovranno comparire davanti al Tribunale di Castrovillari, competente per territorio, il prossimo 10 aprile.
Nuovi sviluppi nelle indagini
Nel corso dell’udienza si è appreso che la Procura di Castrovillari ha iscritto nel registro degli indagati anche la dirigente e due insegnanti dell’Istituto scolastico del reggino. Secondo la Procura, il presidente Cosenza non avrebbe ottemperato “al divieto di introdursi nel fiume Lao previsto dall’apposita ordinanza comunale emessa in attivazione dello stato di allerta meteo, consentendo la discesa che, nel preciso caso, veniva eseguita da accompagnatori non in possesso delle necessarie qualifiche richieste per il grado di difficoltà del corso d’acqua”, mentre la guida sarebbe stata in possesso “di una qualifica federale insufficiente per la navigazione del fiume Lao” e, inoltre, avrebbe composto “l’equipaggiamento del gommone condotto in modo inadeguato”.
La guida, inoltre, avrebbe “trascurato e sottovaluto le criticità non interrompendo la navigazione ed affrontando il tratto critico del Lao, nel quale la ragazza cadeva nel fiume senza più risalire”.
Fonte: Ansa Calabria