Reggio, utilizzava i documenti per fratello defunto per eludere i controlli
L'uomo è stato deferito in stato di libertà con l'accusa di sostituzione di persona e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale
07 Febbraio 2025 - 14:19 | Comunicato Stampa
È iniziata come una routine: un controllo alla circolazione stradale. Ma dietro una semplice verifica, si è celato un inganno che ha messo in luce l’impegno e la competenza dei Carabinieri della Stazione di Scilla (RC) e di Calanna (RC).
Era una mattina dei primi giorni di gennaio, quando i militari della Stazione di Scilla hanno fermato un’autovettura, come accade ogni giorno lungo le strade della zona. La procedura era quella di sempre: identificare il conducente e verificare i documenti. Ma qualcosa non quadrava, nonostante il volto raffigurato nella patente di guida mostrata assomigliasse molto al conducente.
A quel punto, i Carabinieri hanno chiesto l’intervento della Stazione di Calanna, poiché il soggetto fermato è residente nel territorio di competenza di quella Stazione, dando il via a una serie di accertamenti. Dopo aver esaminato meglio la situazione, è emerso che la patente non apparteneva all’indagato ma al fratello defunto.
La perquisizione e il ritrovamento dei documenti
Nel giro di poco, l’indagine ha preso forma e, con il supporto dei colleghi di Calanna, è stata eseguita una perquisizione presso l’abitazione dell’uomo. Lì, i Carabinieri hanno scoperto qualcosa di ancor più inquietante:
- Quattro documenti di riconoscimento, intestati al fratello defunto
- La patente del fratello deceduto e altri documenti di riconoscimento, rinvenuti nel portafoglio dell’individuo e nell’autovettura
Denuncia e indagini in corso
Il risultato di queste indagini è stato chiaro. L’uomo è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, con l’accusa di sostituzione di persona e falsa attestazione a Pubblico Ufficiale. Le indagini sono ancora in corso e, come da prassi, per l’indagato vige il principio di non colpevolezza fino a sentenza definitiva.
“Le Stazioni Carabinieri come quelle di Scilla e Calanna sono ben più di semplici luoghi ove sporgere denunce: sono parte integrante della vita quotidiana, con un forte legame con il territorio e una capacità unica di leggere le sue dinamiche”.
Questa vicenda dimostra non solo la prontezza dei militari nel risolvere casi complessi, ma anche il valore di una presenza capillare sul territorio. Grazie alla conoscenza locale e alla costante collaborazione con i cittadini, i Carabinieri riescono a intercettare i segnali di illegalità prima che possano svilupparsi in qualcosa di più grave, rispondendo con determinazione e prontezza.