Reggio, presentata ‘Stiamo Strette’: l’antologia femminile che sfida il ponte sullo Stretto
Un ponte di parole, non di cemento: “Stiamo Strette” raccoglie le voci di 17 autrici che narrano lo Stretto di Sicilia e Calabria come atto d’amore e ribellione
07 Febbraio 2025 - 08:00 | Comunicato Stampa
C’è un ponte sullo Stretto che nessuno si aspetta, fatto di parole e di visioni, ma che è anche un atto d’amore e di ribellione. Nello Spazio Open di Reggio Calabria è stata presentata l’antologia “Stiamo Strette”, curata da Eleonora Scrivo e Tiziana Bianca Calabrò, edita da Città del Sole, con prefazione di Claudia Fauzia e copertina da un disegno originale di Francesco Piobbichi.
Durante la prima uscita ufficiale, le diciassette autrici siciliane e calabresi (Romina Arena, Caterina Azzarà, Tiziana Bianca Calabrò, Eliana Camaioni, Katia Colica, Masella Cotroneo, Valentina De Grazia, Agata De Luca, Rosa Maria Di Natale, Katia Germanò, Gabriella Lax, Anna Mallamo, Cinzia Aurelia Messina, Mimma Mollica, Daniela Orlando, Eleonora Scrivo, Daniela Scuncia) hanno raccontato la genesi, il progetto e le finalità dell’esperienza femminile della loro CollettivA STRETTESE.
Un’antologia che nasce dallo Stretto
Una spinta che parte dall’urgenza di raccontare, ciascuna con la propria identità di scrittura, lo sguardo su un luogo “invisibile”, ispirandosi all’immaginifica operazione calviniana e alle suggestioni di Pascoli, cantore della magia dello Stretto.
«Questo libro – afferma Tiziana Bianca Calabrò – nasce dal desiderio di creare una letteratura femminile strettese con una sua identità. Ma non è solo una raccolta fine a sé stessa, ha uno sguardo e una visione, in questo caso suggestionata dalla luce dello Stretto che la rende quindi unica, antica e rara. Una letteratura, la nostra, che è politicamente schierata, il libro è apertamente no ponte. Alla costruzione di questa mega opera contrapponiamo la nostra visione di amore per preservare tutto ciò che il ponte potrebbe invece distruggere».
L’identità femminile dello Stretto
«Tra le ragioni che hanno animato il libro – spiega Eleonora Scrivo – anche quella di sperimentare un canone letterario dello Stretto, con una forte impronta femminile, perché il mondo dello Stretto ha una profondità materna. Per anni, sperimentandoci nelle scritture individuali e poi confrontandoci, abbiamo pensato a questa cifra letteraria che ci accomunava e che meritava di essere fissata in un’esperienza capace di riunire tutte le forme di scrittura. Quale occasione migliore, dunque, che dedicarla a questo ecosistema fisico e antropologico che è lo Stretto?»
La parola all’editrice
Infine, l’editrice Antonella Cuzzocrea sottolinea:
«Per me, che faccio questo lavoro da più di 25 anni, è una delle poche volte in cui un libro rappresenta una incredibile potenza di voci, di scrittura, di parole, perché c’è l’idea di riunirsi su un tema – ossia lo Stretto – che appartiene a tutti, anche a chi non scrive. Questo mare è il luogo in cui siamo nati e che ogni giorno ci capisce, ed è straordinario. Siamo qui ad aggiungere ulteriori voci a questo mare, una varietà di voci, con argomenti trattati ognuno secondo il sentire e l’esperienza delle autrici.»
A questo primo incontro seguiranno, nelle prossime settimane, altre presentazioni del libro “Stiamo Strette”.