Klaus Davi a CityNow: ‘Mi candido a San Luca per riscrivere la storia del territorio’
"Non voglio che San Luca resti un luogo comune di criminalità: qui ci sono talenti da far emergere. Se la strada dovesse essere sbarrata, penserò a Reggio" le parole del massmediologo
28 Gennaio 2025 - 17:08 | di Redazione
Con l’avvicinarsi della stagione elettorale, iniziano a delinearsi schieramenti e possibili candidati, non solo nelle grandi realtà, ma anche nei piccoli comuni, come ad esempio, San Luca, in provincia di Reggio Calabria. Terra di sfide e di commissariamenti ripetuti, sulla quale tornano ad accendersi i riflettori grazie alle dichiarazioni di Klaus Davi che, in un’intervista rilasciata a CityNow, ha annunciato la sua intenzione di candidarsi a sindaco, qualora il Ministero dell’Interno decidesse di non prolungare il commissariamento del comune.
“Il principio dello scioglimento dei Consigli comunali è sacrosanto – afferma Klaus Davi – perché lo Stato deve impedire che i clan si infiltrino nelle amministrazioni. Tuttavia, gli effetti concreti si rivelano spesso dannosi: a rimetterci è l’immagine del territorio, mentre i problemi reali restano irrisolti”.
Noto per essere stato sciolto più volte, San Luca rappresenta un simbolo della lotta alla criminalità organizzata in Calabria. Eppure, secondo Davi, il continuo commissariamento non avrebbe portato un reale cambiamento all’interno della comunità. Anzi, la ripetizione di questo strumento straordinario finirebbe per alimentare un clima di sfiducia e rassegnazione tra i cittadini.
“La politica è perfettamente consapevole che questi interventi non funzionano, eppure non fa nulla. A farne le spese, come sempre, sono i più deboli. San Luca ha bisogno di una nuova narrazione, di una guida che conosca il territorio e sappia investire sulle sue potenzialità, non di chiusure forzate”.
Il suo progetto politico non è soltanto amministrativo, ma anche “narrativo”, come lo definisce egli stesso. Davi intende infatti lavorare per scardinare i luoghi comuni che avvolgono San Luca, trasformandolo da esempio negativo a modello di riscatto e rinascita sociale.
“Ho girato il paese in lungo e in largo – racconta – ed ho stabilito un rapporto di fiducia con la popolazione. Conosco bene le problematiche e so che esiste una grande voglia di riscatto, soprattutto tra i giovani. È il momento di scrivere una storia diversa, senza più etichette che ci condannino in partenza”.
Nel caso in cui non si tornasse presto al voto, Davi ammette di essere pronto a considerare altre sfide sul territorio reggino. Tuttavia, la sua priorità resta San Luca.
“Se le urne non si apriranno, penserò a Reggio Calabria. Ma prima voglio capire come evolverà la situazione. Se ci sarà l’occasione di candidarmi a sindaco, porterò avanti il mio progetto. Se invece non ci saranno elezioni democratiche a San Luca, valuterò la possibilità di concorrere a Reggio, forse come consigliere in una coalizione. Non mi interessa la poltrona, ma l’opportunità di servire i cittadini con proposte concrete”.