Una petizione per Piazza del Popolo, Modafferi (DSP): ’41 ambulanti senza lavoro’
"In gioco - ha detto il coordinatore regionale - non c'è solo una piazza, ma un simbolo del tessuto economico e sociale della città"
22 Gennaio 2025 - 16:48 | di Redazione
Il Mercatino di Piazza del Popolo rappresenta un pezzo di storia e di identità reggina, con oltre ottant’anni di tradizione alle spalle. Oggi, però, rischia di scomparire insieme al lavoro di 41 ambulanti, rimasti senza occupazione perché il Comune ha deciso di sospendere, fino al mese di giugno, l’attività mercatale.
Questa situazione ha spinto gli operatori, insieme a Democrazia Sovrana Popolare, a lanciare una raccolta firme per sensibilizzare la comunità e chiedere un confronto aperto con l’amministrazione.
Secondo i promotori dell’iniziativa, la scomparsa del Mercatino non è soltanto un problema occupazionale, ma un danno culturale e sociale per tutta la città. I rappresentanti di Democrazia Sovrana Popolare chiedono che non si decida in modo unilaterale e che si ascolti la voce della comunità.
“In gioco non c’è soltanto una piazza, ma un simbolo del tessuto economico e storico della città. Per loro, sarebbe impensabile privare questo luogo della sua funzione originaria senza prima avviare un serio confronto”.
Durante la presentazione della petizione, avvenuta di recente in Piazza Camagna, si è anche posta l’attenzione sul ruolo della rappresentanza sindacale. Alcuni partecipanti hanno sollevato dubbi sulla legittimità di certi soggetti che, pur non avendo iscritti tra gli ambulanti, si arrogano il diritto di dialogare con l’amministrazione.
“Chi conosce il diritto sindacale – ha detto il coordinatore regionale di DSP – sa che occorre rappresentare effettivamente i lavoratori per sedersi al tavolo delle trattative. Altrimenti si rischia di cadere nell’illegalità”.
Una tradizione storica da salvare
Giuseppe Modafferi, coordinatore di Democrazia Sovrana Popolare, ha sottolineato, inoltre, che l’obiettivo della petizione non è soltanto difendere i diritti di chi ha bisogno di un posto di lavoro, ma anche preservare una tradizione che arricchisce la città sul piano culturale, economico e sociale.
“Ribadire l’importanza di un Mercatino con più di ottant’anni di vita significa ricordare a tutti quanto i commerci storici siano in grado di attrarre visitatori e di dare impulso a un indotto che, oltre a favorire l’occupazione, promuove una dimensione di scambio e socialità tipica dei mercati all’aperto”.
Nel frattempo, gli occhi di ambulanti e cittadini sono puntati sull’amministrazione comunale, affinché si apra un dialogo concreto. La richiesta è semplice: dare attuazione al bando del 2018 e assegnare i posteggi vinti, oppure trovare una soluzione condivisa, che non cancelli una realtà tanto radicata.
Per sostenere la causa, DSP non esclude di organizzare ulteriori raccolte firme nelle prossime settimane, affinchè chiunque voglia supportare questi lavoratori, possa farlo.