Siracusa: il presidente Ricci sulla squadra, Convitto e gli arrivi di Ba e Bonacchi
"Andiamo in difficoltà con le squadre che corrono"
22 Gennaio 2025 - 09:27 | Redazione
Il presidente del Siracusa Ricci subito dopo la vittoria con la Nissa: “Questa è una squadra che quando esce dalla sua comfort zone va in difficoltà. Siamo forti e dobbiamo comandare il gioco sempre, senza disattenzioni e queste ultime non devono capitare. In questo organico non ci sono titolari e riserve, è stato costruito per avere tutti titolari.
Siamo più avanti rispetto alle attese. Quando sento alcune critiche che poi scivolano sul personale non è tollerabile, invito a guardare quello che abbiamo fatto gli ultimi due anni. Due play off vinti, praticamente sempre in testa ai campionati.
L’unico rammarico è il pareggio con la Sancataldese, poi ci possono stare le sconfitte con il Locri, quelle con il Sambiase seppur frutto di episodi. Noi andiamo in difficoltà con le squadre che corrono.
Non voglio parlare dei singoli, ma ci sono casi abbastanza eclatanti. Qui si deve dimostrare di meritare di indossare la maglia del Siracusa non solo la domenica ma tutta la settimana. Le aspettative qui sono molto alte e le scelte le fa il mister a prescindere dai nomi e dal curriculum. Conta la squadra e ci si deve impegnare. Roberto (Convitto), ha fatto undici partite da titolare, mai sostituito e in quella zona di campo ne abbiamo sei o sette. Gioca chi merita a prescindere dal nome che porta sulla maglia, l’unico bene è il Siracusa. Chi gioca un minuto, trenta secondi, cinque minuti, è proprio lì che deve dimostrare quello che vale, non solo se giochi da titolare. Chiedo quindi a tutti di iniziare a meritare di poter stare a Siracusa.
Siamo intervenuti dove serviva con Ba a centrocampo e Bonacchi in difesa, preso degli Under, monitoriamo il mercato dei professionisti, anche se con gli equilibri che abbiamo trovato è difficile trovare qualcuno che possa dare un contributo importante, dirompente, quindi invito la squadra a una maggiore concentrazione, stop alle amnesie, siamo lì e puntiamo a rimanerci”.