San Luca, Klaus Davi: ‘Mi candido a sindaco, la mamma della ‘ndrangheta è Milano’
Dure le parole di Klaus Davi che punta il dito contro il capoluogo lombardo: 'Lo Stato è confuso, contraddittorio e ciclotimico'
19 Gennaio 2025 - 08:24 | Comunicato
“Commissione prefettizia permettendo, mi candido a Sindaco di San Luca per dare una prospettiva ai giovani e colmare un vuoto totale dello Stato della cui presenza non c’è memoria, salvo le ben note partitine di Luca Palamara e le ‘gite fuori porta’ della Commissione antimafia.”
In concomitanza dei sentitissimi funerali di Francesco Marando (si parla in merito di un possibile riesplodere della faida) e la cui morte è oggetto di indagine della Procura di Locri e cui hanno partecipato oltre 500 persone, Klaus Davi ha convocato i giornalisti per confermare quanto dichiarato.
“Gli scioglimenti non servono a nulla, pura inutile retorica. Poi San Luca è già’ stata sciolta tre o quattro volte a cosa è servito? A nulla!”.
Il massmediologo ha ribadito che la sua sarà una lista mista con cittadini di San Luca ed esterni, che nel programma ci sarà il gemellaggio con uno o più comuni dello Stato di Israele, il sostegno della strada per Polsi, la valorizzazione della Fondazione Alvaro.
“Molto critico sulla scelta del Ministero degli Interni di non indagare sulle infiltrazioni dell’amministrazione di Reggio Calabria Davi ha detto.
“Prima ci raccontano che Santo Araniti ha fondato la Ndrangheta massonica ci fanno conferenze libri dibattiti, poi se gli Araniti infiltrano l’amministrazione di Reggio, passa tutto in cavalleria. Mi candido per restituire la fiducia dei cittadini in uno Stato confuso, contraddittorio e ciclotimico. Ma mi candido soprattutto per dare fiducia ai giovani nelle istituzioni” ha detto Davi.
“La mamma della Ndrangheta è Milano ma sciogliere un comune calabrese è un gioco, per sciogliere Milano ci vorrebbe un atto di coerenza e di coraggio dello Stato. Accanirsi solo contro la Calabria è facile e anche un po’ vile.”