Piazza del Popolo, il cdx attacca il Comune: ‘Questa non è la casa del sindaco. Rispetto per i lavoratori’
Milia: “Il sindaco ci metta la faccia”. Neri: "Amministrazione arrogante e indifferente ai problemi della città"
17 Gennaio 2025 - 12:12 | di Redazione
Crocevia di voci altisonanti, profumi e colori, Piazza del Popolo rappresenta, da decenni, il cuore di un mercato storico che scandisce la vita del quartiere, quello di Tremulini a Reggio Calabria. La sua storia, però, non è sempre stata caratterizzata da momenti positivi. Negli ultimi anni, in particolar modo, il degrado ha regnato sovrano, portando a credere di poter fare a meno di un luogo simbolo di socialità e commercio che, oggi, rischia di scomparire. Convertito dall’amministrazione in un parcheggio con la conseguente sospensione delle attività fino a giugno, il mercato si trova adesso in stallo, con soli 3 ambulanti regolari ed una decisione, quella da parte del Comune, che ha acceso la miccia delle polemiche.
I commercianti, infatti, sono sul piede di guerra, mentre la politica locale si è divisa tra accuse reciproche e appelli al dialogo. In questo clima di tensione, il centrodestra si è riunito, questa mattina, proprio in Piazza del Popolo, per denunciare quella che considera un’ingiustizia ai danni dei lavoratori e l’ennesimo colpo inferto alla città. Vari esponenti del cdx hanno lanciato un duro attacco al sindaco Falcomatà e alla sua squadra, accusati di non aver ascoltato le esigenze dei cittadini e di aver imposto, in modo unilaterale, una decisione dalle conseguenze drammatiche.
Ripepi: “L’armata Brancaleone di Falcomatà ne combina una al giorno”
Massimo Ripepi ha aperto la conferenza sottolineando l’importanza di non abbassare la guardia su questa vicenda:
“Bisogna tenere altissima l’attenzione su Piazza del Popolo, per questo abbiamo tenuto la conferenza anche con l’allerta meteo. L’armata Brancaleone di Falcomatà ne combina una al giorno. Noi abbiamo difficoltà a raggiungerli nei disastri quotidiani. Ricorda la vicenda dei giornalisti, la delibera di ferragosto: oggi ha deciso di questa operazione scrivendolo su Facebook, dimostrando disprezzo nei confronti di tutti. Ha fatto il contrario del padre: in campagna elettorale è venuto a fare promesse ed ora fa l’opposto. Colui che ha generato l’illegalità, dice di volerla combattere”.
Ripepi ha poi evidenziato come un bando del 2018, con 35 vincitori per l’assegnazione dei posteggi, non sia mai stato portato avanti, lasciando gli ambulanti “a bagnomaria” per anni. Quindi, l’accusa al sindaco di non essere un “paladino della legalità”, perché:
“È facilissimo capire che l’illegalità deriva dal disinteresse dell’amministrazione nei confronti di Piazza del Popolo. Oltre al danno, la beffa, perché la delibera di giunta con la quale è stata sospesa l’attività mercatale contiene dei difetti. Se martedì il sindaco non si presenterà in Commissione Controllo e Garanzia dovrà risponderne alla città”.
Infine, Ripepi ha evidenziato il paradosso di voler dialogare con gli ambulanti dopo averli, a suo dire, “praticamente uccisi” dal punto di vista lavorativo:
“Non sappiamo che tipo di mediazione ci sia stata ieri al Comune con un sindacato che, a quanto pare, non ha iscritti. Come fa Palazzo San Giorgio a ricevere sindacati senza iscritti?”
Milia: “Il sindaco ci metta la faccia”
Il consigliere di Forza Italia, Federico Milia, ha puntato il dito contro l’assenza di un confronto diretto e costruttivo con gli ambulanti:
“Ci aspettiamo, quantomeno, che il sindaco ci metta la faccia. È inconcepibile che i diritti delle persone vengano calpestati in questo modo. In questa occasione, il primo cittadino ha palesato tutta la sua arroganza. Le trattative sono state folli, con un sindacato che non conosceva neanche il numero dei lavoratori per cui stava trattando”.
Milia ha inoltre ribadito come la conversione di Piazza del Popolo in parcheggio risulti, allo stato attuale, poco efficace:
“La situazione della piazza è visibile a tutti: ci sono parcheggiate all’incirca 15 macchine, una condizione che non serve o che comunque potrebbe essere conciliata con l’esistenza del mercato. Ciò che contestiamo è l’atteggiamento di sopraffazione non solo nei confronti degli ambulanti, ma più in generale della città.”
Secondo Milia, la microeconomia del mercato è fondamentale per Reggio Calabria e andrebbe rilanciata attraverso una vera programmazione:
“Organizziamo un mercato degno di questo nome, come ne esistono in ogni angolo del mondo. Questo è il mercato storico della nostra città, senza di esso rimarremmo probabilmente l’unica città a non averne uno”.
Caridi: “A sciogliersi doveva essere Palazzo San Giorgio, non il mercato”
Anche il consigliere Caridi ha espresso un duro giudizio nei confronti dell’amministrazione:
“Mezza amministrazione comunale è coinvolta in problemi giudiziari. A doversi sciogliere non era il mercato di Piazza del Popolo, ma Palazzo San Giorgio. Qui le cose si stanno capovolgendo, scaricando le responsabilità su chi non c’entra”.
Anche Caridi ha ricordato, come Ripepi, l’esistenza del bando del 2018:
“C’è un bando con l’assegnazione dei parcheggi che l’amministrazione non ha mai portato avanti. Il sindaco faccia una giunta e disponga che le persone continuino a lavorare. Il compito degli ambulanti sarà quello di mettersi in regola e di tenere pulita la piazza, con l’installazione di servizi igienici per tutti gli operatori”.
Neri: “Amministrazione arrogante e indifferente ai problemi della città”
Armando Neri ha inquadrato la questione in un panorama più ampio, criticando aspramente l’atteggiamento dell’amministrazione Falcomatà:
“La cifra politica di questa amministrazione si caratterizza per essere arrogante ed indifferente ai problemi della città. Quando questo tocca le vite umane, non si può essere cinici di fronte al grido degli ambulanti che chiedono solamente di poter portare con 30 euro al giorno da mangiare ai loro figli.”
Neri ha ricordato il gesto estremo di un commerciante e il fatto che non ci sia stata, a suo dire, alcuna parola di conforto da parte del sindaco:
“Sotto il piano umano siamo arrivati al limite. Ieri dov’era il cuore della città? Era a Piazza Italia, al fianco dei commercianti in protesta, oppure era a far firmare magliette da vecchie glorie del calcio? C’è uno scollamento totale”.
Infine, ha ribadito l’importanza di rispettare i lavoratori e di trovare soluzioni condivise:
“Non è possibile che un giorno un sindaco si alzi e decida di fare un parcheggio in un’area in cui c’è sempre stato il mercato storico cittadino. Ci sono abusivi? È compito dell’amministrazione far sì che si mettano in regola. Tutti siamo dalla parte della legalità e della sicurezza, ma garantirle non significa calpestare la dignità dei lavoratori e degli anziani. Piazza del Popolo non è casa del sindaco né di questa amministrazione, è casa dei cittadini”.