Mauro Tassotti: la leadership, Sacchi, il calcio di una volta e la Reggina
"Il calcio è arte". Ospiti illustri gli ex rossoneri Tassotti e Roberto Donadoni. "Noi giocavamo per strada, oggi invece..."
16 Gennaio 2025 - 12:16 | Redazione
“Il calcio è arte” è la mostra presente alla Pinacoteca di Reggio Calabria contiene cimeli e maglie dei più grandi campioni del mondo del calcio. Una iniziativa lodevole e apprezzata che prevede anche appuntamenti collaterali come quello di questo mattina alla sala Gianni Versace con protagonisti due indimenticati calciatori e protagonisti di grandi vittorie come Roberto Donadoni e Mauro Tassotti. Tema, “La leadership nel calcio“.
TASSOTTI: “La leadership è una cosa molto importante nel calcio. Qualche volta ce l’hanno i calciatori, altri allenatori come Arrigo Sacchi dicevano che invece è rappresentata dal gioco, mai assente e mai squalificato. Io ho avuto la fortuna di avere come compagno di squadra Franco Baresi che ha manifestato il ruolo di leader attraverso i comportamenti e i gesti, sempre molto silenzioso e di poche parole, faceva parlare i fatti. C’era anche Gullit che individuavo come leader, lui invece parlava molto, diciamo che si completavano.
Io non mi sentivo un leader, ma c’era un gioco al quale aggrapparsi, c’erano conoscenze e grazie a quelle portavamo a casa le vittorie. Ai ragazzi diciamo proprio questo, come si deve stare in un gruppo. Ai nostri tempi il calcio in tv non c’era, solo una mezza partita, adesso loro vedono e hanno tutto. Noi giocavamo per strada, oggi ci sono le scuole calcio”.
La Reggina? Il Granillo è sempre stato un campo difficile per tutti, la Reggina era forte e qui si è avuta sempre vita complicata. Dispiace vedere che una città come Reggio Calabria sia così indietro nel calcio, ma con serietà e lavoro si può tornare a quei fasti.