Falcomatà al Coordinamento Anci: ‘Svincolo di nuove risorse per gli Enti locali’

Falcomatà propone tre misure per favorire investimenti, semplificare procedure, e anche "una maggiore condivisione con le Soprintendenze per la rigenerazione di spazi e beni pubblici"

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Coinvolgere i rappresentanti italiani al Parlamento Europeo sulla riduzione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, estendere la quota delle risorse libere prevista nel Pon Metro Plus ad altri programmi del Dipartimento della Coesione, attivare un protocollo d’intesa a livello nazionale con il Ministero della cultura per coinvolgere i Segretariati regionali e le Soprintendenze nel processo di rigenerazione urbana delle Città. Sono i temi posti all’ordine del giorno dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, durante l’odierna riunione del Coordinamento Città Metropolitane di Anci, concluso poco fa a Roma nella sede nazionale di via dei Prefetti.

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Nel corso del confronto, al quale hanno preso parte sindaci e rappresentanti istituzionali delle quattordici Città Metropolitane italiane, il sindaco Falcomatà, anche nella sua qualità di componente dell’Ufficio di Presidenza di Anci, con delega ai Servizi pubblici locali, ha proposto una serie di indicazioni che sarebbero certamente utili ai Comuni ed agli amministratori di tutta Italia.

Tre proposte concrete per snellire le procedure e favorire gli investimenti

  1. Riduzione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCD)
    • L’abbassamento del fondo produrrebbe un importante tesoretto a livello nazionale, in dote agli Enti territoriali.
    • Immediatamente disponibile per investimenti sul territorio e servizi ai cittadini.
    • L’idea, proposta dal sindaco Falcomatà, è di investire gli europarlamentari italiani affinché il fondo di salvaguardia possa essere ridotto attraverso una nuova normativa comunitaria, liberando così risorse per il territorio.
  2. Estendere i parametri del Pon Metro Plus ad altri strumenti del Dipartimento della Coesione
    • Includere, oltre al Pn Metro Plus, anche altri programmi gestiti dal Dipartimento della Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
    • Una misura che agevolerebbe la programmazione di centinaia di Comuni italiani, aumentando la capacità di spesa dei fondi europei e innalzando la percentuale complessiva di risorse che l’Italia può utilizzare.
  3. Protocollo d’intesa con il Ministero della cultura per la rigenerazione urbana
    • Creare un accordo nazionale che coinvolga Soprintendenze e Segretariati regionali del MiC, così da semplificare le procedure di valutazione.
    • Evitare lungaggini burocratiche durante la fase di progettazione di nuove opere o di recupero degli spazi urbani.

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“Tre proposte – ha affermato il sindaco a margine della riunione – che hanno incontrato l’interesse dei colleghi sindaci italiani, che attraverso Anci vogliamo portare all’attenzione del Governo affinché siano presi in esame dei migliorativi che consentano una maggiore agibilità nella programmazione ai sindaci e agli Enti locali. Ritengo siano modifiche di buon senso – ha concluso Falcomatà – che potrebbero rappresentare un’opportunità per tutti i territori, snellendo procedure burocratiche, aumentando la capacità di spesa di centinaia di Comuni e mettendo importanti risorse finanziarie e strumentali a disposizione delle comunità territoriali. Auspico che nel dialogo con l’Esecutivo nazionale i tre aspetti, che peraltro non hanno costi per il bilancio statale, possano essere presi seriamente in considerazione”.