Università Dante Alighieri, giallo senza fine. I docenti: ‘Due anni fa sono scappati tutti’
"Chi ha dilapidato i soldi prodotti dai lavoratori non può tornare al comando dell’Ateneo, tantomeno gratis", affermano i docenti
04 Gennaio 2025 - 16:10 | Comunicato Stampa
Università Dante Alighieri, il caos regna ancora sovrano. Nel mare infinito di botta e risposta, arriva adesso la presa di posizione dei docenti. Di seguito la nota.
“I docenti della Scuola Superiore di italiano per stranieri condividono i contenuti del comunicato del personale non docente. La crisi finanziaria dell’Ateneo, conclamata nel gennaio di due anni fa, è stata determinata da decenni di gestione di chi oggi reclama di tornare alla governance dell’Università.
Ma sono stati i lavoratori, docenti e non docenti, che l’hanno salvata, applicando dei criteri gestionali che sempre sono stati proposti ma mai applicati da chi oggi parla di rilancio chiedendo di nuovo le poltrone che occupava prima.
La Società Dante Alighieri, il Comune di Reggio Calabria, la città Metropolitana e la Camera di Commercio costituivano il Consorzio in qualità di promotore per l’Università. Il Promotore, per gli Atenei non statali, ha l’obbligo di assicurare il funzionamento dell’istituzione garantendogli le risorse finanziarie di cui ha bisogno.
Sarebbe bastato un anno di inadempienza per decadere, invece ci sono voluti dieci anni senza versare un euro, tollerati da chi era ai vertici e oggi ancora tarda a chiedere scusa, e una crisi che avrebbe chiuso qualsiasi azienda”.
La nascita di un CdA illegale e la reazione dei lavoratori
“Sono scappati tutti due anni fa, ora che l’abbiamo salvata tornano alla carica costituendo un CdA illegale, molto più che illegittimo, per provare a ricominciare a gestire i soldi prodotti dal lavoro dei dipendenti. CdA peraltro nominato da un’assemblea del Consorzio convocata illegalmente. L’Università è degli studenti e di chi ci lavora, docente e non docente, e il finanziatore Promotore è AIB. L’Università, ovviamente resta a Reggio ed è un’Università per stranieri. Chi stava prima ai vertici aveva adottato il nome Università Internazionale Dante Alighieri, senza per questo abbandonare la definizione di Università per Stranieri. Oggi cambia il nome dopo Università Internazionale. Nessuna novità sostanziale dunque.
“Il nuovo Statuto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 20 dicembre, nessun comunicato stampa del Ministero può cancellarlo o sospenderlo. Il resto sono chiacchiere che la città si risparmierebbe volentieri.
Chi ha dilapidato i soldi prodotti dai lavoratori non può tornare al comando dell’Ateneo, tantomeno gratis. Che siano due cordate apparentemente una contro l’altra poco cambia, erano insieme e ci hanno quasi chiusi, adesso si rassegnino e rispondano della loro malagestio, magari”, concludono i docenti della Dante Alighieri.