Qualità della vita a Reggio, Marcianò: ‘La classifica parla chiaro. Ostinazione di Falcomatà inopportuna’
Secondo Angela Marcianò, "l’assenza totale di visione e programmazione genera questi pessimi risultati. Nessuna lucina di Natale può mascherare il “lascito” impalpabile di questa amministrazione"
18 Dicembre 2024 - 12:28 | di Pasquale Romano
La 35ª edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita fotografa una realtà di profonda disuguaglianza territoriale. Se al Nord trionfa Bergamo, che conquista il primo posto, al Sud la situazione resta critica. Reggio Calabria si piazza tristemente all’ultimo posto, confermandosi come la provincia meno vivibile d’Italia.
Reggio Calabria si colloca infatti al 107° posto, peggiorando di 6 posizioni rispetto al 2023. Numerose le prese di posizione nelle ultime 48 ore, a partire da quella del sindaco Falcomatà che ha minimizzato quanto pubblicato dall’indagine, parlando di ‘creatività di qualche sondaggista’.
A seguire, una serie di interventi, critici, pungenti, di condivisione o contrarietà rispetto a quanto prospettato dal Sole 24 Ore. Per la consigliere di opposizione Angela Marcianò non ci sono dubbi. Reggio sprofonda a causa di un’amministrazione incapace di risolvere le problematiche e di incidere con una concreta visione di città.
“Non mi sembra corretto né elegante infierire sull’attribuzione dell’ultimo posto in classifica della Città dove sono nata e dove vivo, mi parrebbe anche strumentale e masochistico. Amo sinceramente Reggio Calabria e in ogni momento farei di tutto per esaltarne la sua naturale bellezza, che credo sinceramente troverà modo di esprimersi negli anni che verranno”, le prime parole di Angela Marcianò ai microfoni di CityNow.
“Tuttavia -prosegue la consigliera di opposizione- giudico a dir poco inopportuna e colpevole l’ostinazione di un primo cittadino, che si azzarda presuntuosamente finanche a contestare una classifica sulla qualità della vita, stilata da una fonte autorevole, quale Il Sole 24ore, con improbabili commenti, che hanno già suscitato non poca ilarità in molti amministratori di altre città italiane, rischiando nel silenzio generale di farci precipitare lungo una deriva di ridicolaggine irrecuperabile”.
Secondo Angela Marcianò, “l’assenza totale di visione e programmazione genera questi pessimi risultati. Nessuna lucina di Natale può mascherare il “lascito” impalpabile di questa amministrazione, che all’occorrenza nasconde la polvere dei suoi disastri sotto il tappeto del silenzio e della mistificazione, distribuendo zuccherini ai reggini per tirare a campare fino alla prossima campagna elettorale”.
“Criticità irrisolte e mancanza di una vera idea”
Nella sua analisi, Angela Marcianò prende in considerazione anche i rapporti tra l’amministrazione Falcomatà e l’apparato amministrativo. Da ricordare, in questo senso, la prossima decisione di Falcomatà in merito al nuovo Direttore Generale di Palazzo San Giorgio.
“C’è un elenco infinito di importanti criticità sollevate nelle commissioni consiliari, rimaste irrisolte anche quando la stessa maggioranza ha condiviso l’urgenza di porvi rimedio. E questo significa che esiste una gravissima scollatura anche con gli uffici e i dipendenti dell’amministrazione comunale che, ad ogni livello, non sono stati adeguatamente coinvolti e orientati verso un modello di Città migliore, semplicemente perché questa idea, brillante, avveniristica e inequivocabile della Reggio Calabria che potrebbe e dovrebbe essere, non c’è mai stata”, conclude la già candidata a sindaco.