Reggio ultima nella classifica del Sole 24 ore, Lamberti: ‘Triste conferma della realtà. Ma la città è viva’

L'analisi del Presidente del Conservatorio: 'Siamo come una squadra di calcio che non vince mai. La classifica ci condanna ma vedo segnali di risveglio'

Falcomata Lamberti

La 35ª edizione dell’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita fotografa una realtà di profonda disuguaglianza territoriale. Se al Nord trionfa Bergamo, che conquista il primo posto, al Sud la situazione resta critica. Reggio Calabria si piazza all’ultimo posto, confermandosi come la provincia meno vivibile d’Italia.

Reggio Calabria: ultima su 107 province

Reggio Calabria si colloca al 107° posto, peggiorando di 6 posizioni rispetto al 2023​. Ai microfoni di CityNow, l’analisi del dott. Eduardo Lamberti Castronuovo rispetto a quanto pubblicato dal quotidiano e che inchioda la città all’ultimo posto.

“E’ l’amara conferma di quello che abbiamo sempre detto. Qualcuno negli ultimi giorni ha fatto una critica rispetto alla mia azione quotidiana, che vuole solo osservare la realtà che ci circonda e ascoltare le necessità dei cittadini. L’ultimo posto è come una squadra di calcio che non vince mai, la classifica purtroppo ci condanna”, le parole di Lamberti.

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Il sindaco Falcomatà ha minimizzato rispetto alla classifica pubblicata dal Sole 24 ore: “Ultimi, ma non ultimi. Lavoriamo ad una città che sta cambiando, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, oltre qualsiasi indicatore frutto della creatività di qualche sondaggista”, le parole del sindaco.

“Non possiamo cambiare le carte in tavola -il pensiero di Lamberti-, la classifica viene fatta sulla base di alcuni parametri precisi, sono tanti i fattori che incidono. La vivibilità a Reggio Calabria purtroppo è bassa, questo credo sia innegabile.

E anche vero però, e mi rifaccio al detto “Fatti a nomina e va curcati”, che a questa fama hanno contribuito un po’ tutti negli ultimi anni, non solo chi sta amministrando adesso”, evidenzia il Presidente del Conservatorio.

Nella sua analisi, Lamberti ritorna sul tema dei servizi essenziali, questi si (innegabilmente e senza possibilità di minimizzare) ai minimi termini in riva allo Stretto.

“I cittadini, la zia Peppina come mi piace dire spesso, apprezzano il Capodanno Rai o un Natale con tanti eventi e risorse economiche importanti, ma soprattutto vogliono servizi, pulizia, decoro e sicurezza. Su quest’ultimo tema in particolare, stiamo perdendo anche questa prerogativa, pensiamo a quanto accade a piazza S. Agostino”.

Non solo aspetti negativi e classifiche sconfortanti. Lamberti vede anche segnali positivi e una volontà, da parte dei cittadini, di guidare il riscatto.

“Qualcosa si sta muovendo. Penso alla cultura, con piccoli teatri che stanno aprendo i riaprendo. In alcuni casi, ho assistito a rappresentazioni fatte da bambini, che mi hanno anche commosso.

La città non si arrende, è viva, vedo cittadini che si impegnano e vogliono contribuire al riscatto anche con piccoli gesti. Il Capodanno Rai è un fatto positivo per Reggio ma non basta. Serve partire soprattutto dal miglioramento dei servizi essenziali per risalire la classifica”, conclude Lamberti.

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