Redel Viola, Cadeo: “Soddisfatto solo per i primi due quarti di gioco”
"Dovevamo dare continuità all'ottimo inizio della partita vinta contro Marigliano". Così il coach in conferenza stampa
02 Dicembre 2024 - 10:15 | Redazione
La Pallacanestro Viola ha superato anche Marigliano. La compagine di Reggio Calabria è prima a punteggio pieno. Nonostante ciò coach Cadeo, nell’analisi post partita è piuttosto severo nei confronti dei suoi giocatori per l’andamento del match dopo l’intervallo lungo.
“La partita va analizzata in due parti. Nell’approccio del match siamo andati bene. Non si può dire niente ai ragazzi fino a quando siamo andati nello spogliatoio. Nella seconda parte della partita poi c’è stato qualcosa di cui dobbiamo lavorare. I miei atleti lo sanno se abbiamo delle ambizioni dobbiamo migliorare al più presto. La mentalità e l’approccio devono essere diversi nel terzo ed ultimo quarto quarto. Qualsiasi sia il punteggio. Io dico ai miei giocatori: avete scelto questa professione, si tratta di un “gioco”. Ogni qual volta si scende in campo bisogna dare il tutto. Devo divertirmi quindi attaccare, difendere devo stare insieme agli altri. Lo spirito ce lo hanno i bambini ed i grandi giocatori lo hanno anche a quarant’anni. Se affronto la partita con lo spirito giusto. Se sono in campo e sette giocatori sono seduti devo dare il massimo, se perdo la concentrazione devo ritrovarla altrimenti non va bene per rispetto degli altri”.
L’assenza di Simonetti
“Simonetti ha avuto un infortunio ad inizio settimana, un piccolo taglio sopra al piede. Dopo due giorni di stop ha ripreso ad allenarsi, ma non ha giocato in via cautelativa”.
La nostra mentalità contro Marigliano
“Noi all’andata contro la squadra ospite non abbiamo fatto una passeggiata, abbiamo faticato ed è ulteriormente migliorata. Gli avversari di oggi hanno sono ben allenati ed hanno ancora chance per entrare nelle prime sei. C’erano tutti i presupposti per far bene, così nei primi due quarti non siamo riusciti a dare continuità”.
Il palazzetto a porte chiuse
“L’assenza del pubblico influenza, nessuno ha i nostri tifosi. Si sente il loro calore quando ci alleniamo anche quando ci muoviamo in città. La squalifica ci può dare di più. Adesso che sappiamo cosa significa non avere la loro presenza capiamo ancora di più l’importanza di quando ritorneranno”.