Alluvioni in Calabria, critiche alla delibera dell’Autorità di Bacino

"Impone un vincolo di inedificabilità assoluta sulla quasi totalità dei territori comunali" così l'associazione Comuni Area dello Stretto

Alluvione

L’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, con propria delibera numero 2 del 24 ottobre 2024, ha adottato un piano di mitigazione del rischio idrografico e di alluvioni per la Regione Calabria che rischia di distruggere l’economia di interi territori.

La decisione dell’Autorità di Bacino: vincolo di inedificabilità

L’Autorità di Bacino dell’Appennino meridionale, senza avviare alcuna forma di interlocuzione con i territori, ha adottato un piano di stralcio per la mitigazione del rischio di alluvioni che, nei comuni della Calabria, impone un vincolo di inedificabilità assoluta sulla quasi totalità dei territori comunali.

Una scelta che evidenzia macroscopiche anomalie tecnico interpretative, sulla base di mappe e cartografie allegate alla delibera, che appaiono assolutamente inadeguate e descrivono in maniera errata le condizioni idrogeologiche e idrauliche dei nostri territori.

Leggi anche

L’impatto del piano sul territorio e sull’economia

Va tenuto in debito conto che il vincolo impedisce l’edificabilità anche in zone interessate da finanziamenti del PNRR, con comprensibile danno per gli enti e ha creato allarme in tutto quell’apparato economico che ruota attorno al sistema edilizio calabrese.

I vincoli posti in essere, che rendono inadeguato il Piano redatto in quanto non riferibile al reale assetto idraulico e topo morfologico del territorio, costituiscono elementi tesi ad infliggere ripercussioni significative e negative sia sul tessuto urbanistico, ma soprattutto sulla situazione economica dei nostri territori.

Leggi anche

Il coinvolgimento dei Sindaci del reggino

Pur restando prioritario l’interesse alla tutela idrogeologica del territorio e soprattutto alla tutela dell’incolumità dei cittadini, i Sindaci del reggino intendono presentare le osservazioni tecniche necessarie per impedire che un provvedimento gravemente lesivo dei diritti e dell’economia dei calabresi sia portato avanti.

In questa ottica sarà proficuamente utilizzato il tempo concesso dal provvedimento in questione che consente di prendere cognizione della delibera dal 14 novembre al 14 dicembre, lasciando tempo, nel mese successivo, alla presentazione di eventuali modifiche e/o proposte.

Un tavolo tecnico per la soluzione della problematica

Considerando che la problematica ha una dimensione intercomunale sarebbe utile avviare un confronto con la Regione Calabria, avviando un tavolo tecnico che possa elaborare, in forma congiunta, le modifiche da proporre.

Questo consentirebbe di superare il problema di dover rispettare un vincolo che non è legato a valutazioni che rispondono alla realtà morfologica dei luoghi e che è stato imposto senza alcuna interlocuzione tecnica e politica.

Presidente Associazione Città degli Ulivi dei Comuni della Piana
Michele Conia

Presidente Comitato Direttivo Associazione Città degli Ulivi dei Comuni della Piana
Marco Caruso

Presidente Assemblea Associazione Comun dei Comuni Area Grecanica
Pierpaolo Zavettieri

Presidente Assemblea Associazione della Locride
Vincenzo Maesano

Presidente Comitato Direttivo Associazione Comuni della Locride
Giorgio Imperitura

Presidente Assemblea Associazione dei Comuni dello Stretto
Michele Spadaro