Giornata contro la violenza sulle donne all’IC ‘Radice Alighieri’ di Catona

“Grazie all’istruzione, molte donne si sono costruite un futuro lavorativo e sono libere" così il Prefetto Clara Vaccaro, presente all'evento

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Anche quest’anno l’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri” di Catona è stato in prima linea nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

L’evento, svoltosi presso i locali della Scuola Secondaria di I grado di Via Mercato, ha visto la partecipazione degli alunni di tutte le classi. Questi ultimi, attraverso rappresentazioni grafiche e flashmob, hanno ricostruito le tappe che hanno portato all’introduzione di questa ricorrenza e letto alcuni pensieri per sensibilizzare su questo grave fenomeno, che devasta le donne sia fisicamente che psicologicamente.

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Introduzione della manifestazione

Ha introdotto la manifestazione la Dirigente scolastica, Simona Sapone, che ha sottolineato:

“È fondamentale educare alla non violenza, partendo dalla scuola dell’obbligo e lavorando sulla creazione di relazioni positive e paritarie”.

Infatti, uno degli aspetti fondamentali per educare alla non violenza – ha concluso – è quello di sviluppare la capacità di costruire relazioni basate sui principi di parità, equità, rispetto, inclusività, nel riconoscimento e valorizzazione delle differenze, così da promuovere una società in cui il libero sviluppo di ciascun individuo avvenga in accordo col perseguimento del bene collettivo.

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Conclusione dell’evento

Ha concluso l’evento il Prefetto di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, che, complimentandosi con la scuola e gli studenti per la bella iniziativa e ringraziando le forze dell’ordine presenti in sala per il lavoro di prevenzione e repressione di questi orribili reati, ha ricordato:

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“Grazie all’istruzione, molte donne si sono costruite un futuro lavorativo e sono libere. Non bisogna vergognarsi di denunciare, di cercare aiuto anche psicologico. Il messaggio di questa giornata lanciato dai giovani studenti è quello di credere in se stessi e di avere fiducia nelle proprie capacità e nelle istituzioni e soprattutto di non lasciare che nessuno si arroghi il diritto di cambiare il nostro essere.”