Reggio, minacce e danneggiamenti all’auto della vittima: identificato il responsabile

Il giovane avrebbe agito per vendetta personale connessa a contrasti sul luogo di lavoro

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Si è conclusa con un importante risultato l’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Pellaro, che ha portato all’identificazione di un giovane responsabile – allo stato degli atti ed in attesa delle successive verifiche – di una serie di atti intimidatori e danneggiamenti ai danni di un uomo, responsabile di reparto presso una ditta locale.

Indagini e motivazioni dietro gli atti intimidatori

Il giovane, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, avrebbe agito per vendetta personale connessa a contrasti sul luogo di lavoro. Gli episodi includevano:

  • Minacce verbali e scritte
  • Lettere intimidatorie
  • Danneggiamenti all’auto della vittima, tra cui la foratura dei pneumatici e la ripetuta rottura del lunotto posteriore.

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Raccolta di prove e svolta investigativa

Le indagini sono scattate subito dopo le prime denunce presentate dalla vittima, che ha segnalato i fatti ai Carabinieri. I militari, con un lavoro scrupoloso, hanno raccolto prove fondamentali, tra cui:

  • Analisi dei sistemi di videosorveglianza
  • Riconoscimenti fotografici
  • Servizi di appostamento

Il quadro accusatorio si è ulteriormente rafforzato grazie a una perquisizione domiciliare nell’abitazione del sospettato.

Conclusione del caso e messaggio per la comunità

La svolta è arrivata nella mattinata del 26 novembre, quando il giovane è stato denunciato in stato di libertà. Le accuse a suo carico comprendono danneggiamento aggravato e minacce.

“Questo caso rappresenta un segnale forte per la comunità reggina: nessuno è solo davanti a situazioni di intimidazione o ingiustizia.”

L’Arma dei Carabinieri, grazie a un lavoro investigativo meticoloso e alla determinazione dei suoi uomini, ha dimostrato ancora una volta di essere pronta a intervenire per garantire sicurezza e legalità, assicurando alla giustizia chi tenta di agire al di sopra della legge.

Il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari e per l’indagato vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva.