Qualità della vita, Reggio in fondo alla classifica. Falcomatà: ‘Non eravamo campioni prima, né brocchi adesso’

Reggio perde 11 posizioni. Il primo cittadino: 'La città si riappropria di spazi che le erano stati sottratti al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini'

Falcomatà

Sinceramente non pensavamo di essere campioni prima e non pensiamo di essere dei brocchi adesso“, così il sindaco Giuseppe Falcomatà, a margine della cerimonia di inaugurazione del nuovo parco urbano del Rione Marconi, commenta ai nostri microfoni il risultato negativo che vede Reggio Calabria in fondo alla classifica sulla qualità della vita stilata da Italia Oggi, Ital Communications, in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma.

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“Non mi pare che le giornate ai nostri cittadini siano cambiate leggendo le classifiche di Italia Oggi o di altri giornali. Poi dovremmo sempre capire come si fanno queste classifiche, se riguardano solo la città o se riguardano la provincia. Non ci siamo mai fatti condizionare da un punto in più in classifica o un punto in meno. Continuiamo su una strada sulla quale c’è moltissimo da fare cogliendo questi piccoli, grandi segnali di speranza che sono frutto e figlio di una programmazione che è avvenuta in questi anni – continua il primo cittadino – Abbiamo ripreso i lavori al Parco Baden-Powell, altro grandissimo presidio di verde di spazio per la socialità, per la cultura, per lo sport e per le attività delle associazioni limitrofe”.

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La città metropolitana calabrese è penalizzata in particolare nei settori di affari e lavoro, istruzione e formazione, reddito e ricchezza, dove i parametri di occupazione, imprenditorialità e livello di reddito si mantengono tra i peggiori in Italia.

“Un po’ alla volta, un puzzle alla volta, anche attraverso i parchi, la città si riappropria di spazi che le erano stati sottratti al fine di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Le classifiche sono anche figlie di una situazione di povertà anche da un punto di vista economico nessuno si può, se le vuole leggere queste classifiche sentirsi non toccato sotto il profilo della responsabilità a dover fare di più però non sono le classifiche che ci cambiano i tanti cantieri in città”.