Autonomia differenziata, Calderoli: “Legge sarà modificata, poi nessuno rompa”
"L’essenza della legge è rimasta intatta”. Calderoli ha commentato i prossimi passi dopo la sentenza della Corte Costituzionale
18 Novembre 2024 - 18:18 | Redazione
“Io ho arato un campo incolto e se la Corte mi dà suggerimenti, sono contento. È stata l’opposizione a chiedere l’esame costituzionale dell’autonomia, quindi se ora applichiamo i suggerimenti costituzionali, nessuno deve più rompermi gli zebedei…”, ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, intervistato da Repubblica, in merito alla sentenza della Consulta sull’Autonomia differenziata.
Il ministro ha poi aggiunto:
“Ho rispetto dei giudici e ne osserverò le prescrizioni. Non entro nelle polemiche con le toghe. La sinistra si attenga a sua volta a votare le modifiche obbligate in senso costituzionale”.
L’impianto della legge e i prossimi passi
Calderoli ha commentato i prossimi passi dopo la sentenza della Corte Costituzionale:
“Lavoreremo. Nonostante qualcuno pensi che io abbia preso negativamente il pronunciamento della Corte, non è così. Ho il massimo rispetto dei giudici costituzionali”.
A chi gli ha chiesto se dell’autonomia sia rimasto solo uno scheletro, Calderoli ha risposto:
“Questa è una sciocchezza. La mia legge è fatta di 11 articoli e 45 commi, le Regioni di centrosinistra hanno contestato 43 dei 45 commi. La Consulta ha riscontrato 7 motivi su 60 di incostituzionalità che provvederemo a rimuovere. Risultato? L’impianto della legge ha retto”.
Calderoli ribadisce che, nonostante le modifiche richieste dalla Consulta, l’autonomia differenziata rimane un progetto solido:
“Procederemo a modificare le parti che sono state ritenute incostituzionali, ma l’essenza della legge è rimasta intatta”.