Reggina, Trocini: ‘Le esclusioni? Voglio gente che si butta nel fuoco. Adesso voglio entusiasmo’

"Ho l'impressione che per Porcino e Cham siano infortuni gravi"

Trocini Reggio

La prestazione migliore della stagione per atteggiamento e disposizione tattica della Reggina che con Trocini in panchina è apparsa squadra diversa, compatta, robusta, corta e attenta in ogni situazione. Bruno Trocini ai microfoni di radio Febea: “Grossa partita, parliamo di un gruppo che conosco, per me era molto più semplice proporre qualcosa a giocatori così. Nonostante la forza dell’avversario, nonostante avessimo avuto diverse occasioni per raddoppiare, gli infortuni che non mi hanno permesso di fare i cambi che volevo, non potevo chiedere di più. Mi era dispiaciuto interrompere un bel percorso con i ragazzi ed è per questo che ci tenevo a tornare, sono strafelice e questi sentimenti sono riuscito a trasmetterli anche alla squadra.

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Amo far felice chi voglio bene e qui a Reggio ne ho incontrate tante persone, per questo dico che non volevo essere in nessun altro posto se non qui. Quello che è stato prima faccio fatica a giudicarlo dall’esterno, ma di sicuro si capiva che era una squadra forte e non cambio idea dopo averla vista di persona. Adesso vorrei un’ondata di entusiasmo da tutto l’ambiente e non solo dai meravigliosi tifosi della curva, da tutti.

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La Vibonese è una squadra che costruisce, ama palleggiare e noi non volevamo consentirlo. Ritengo che siamo riusciti a limitarli in questo senso, con tempi giusti e la giusta rabbia. Si, queste partite vanno chiuse, ma va ricordato che giocavamo sul campo della prima in classifica, fermo restando che Martinez non ha toccato palla. Abbiamo bisogno di gente che si butta nel fuoco. Ho l’impressione che per Porcino e Cham siano infortuni gravi, ma la profondità della rosa ci aiuta, abbiamo Malara in quella zona di campo”.