Reggio ricorda il sen. Ciccio Franco nel 33° anniversario della sua scomparsa

Una cerimonia di ricordo con la deposizione di un omaggio floreale

Monumento Ciccio Franco

In occasione del 33° anniversario della morte del Senatore Ciccio Franco, leader della Rivolta dei “boia chi molla” e protagonista dei Moti per Reggio Capoluogo, oggi alle 16:30 presso la Stele all’ingresso dell’anfiteatro (rinominato “Arena Ciccio Franco” nel 2005), si terrà una cerimonia di ricordo con la deposizione di un omaggio floreale. L’evento è organizzato dal Comitato 14 luglio, Fratelli d’Italia, Centro Studi Tradizione Partecipazione e Reggio Futura.

Un leader carismatico della destra italiana

“A cavallo degli anni ’70 e ’80, Ciccio Franco divenne l’icona dei militanti della destra; lo slogan ‘boia chi molla è il grido di battaglia’ riecheggiava in tutte le piazze italiane”, ricorda Giuseppe Agliano.

Franco era una figura centrale del Movimento Sociale Italiano, richiesto in ogni manifestazione, da Bolzano a Palermo, diventando un punto di riferimento per la destra dell’epoca. Nonostante la sua fama, rimase sempre una persona schiva e riservata, impegnata per il futuro di Reggio Calabria.

Un percorso politico e sindacale indimenticabile

Ciccio Franco, noto per il suo attivismo come dirigente sindacale nella CISNAL, ricoprì i massimi incarichi nazionali, tra cui quello di Segretario Generale aggiunto. Fu consigliere comunale per circa 30 anni, a testimonianza del grande consenso popolare che lo accompagnò.

“Franco era un uomo d’azione, un idealista che non conosceva cosa fosse la paura o il compromesso”, prosegue Agliano. “Era un generoso, un puro di cuore che condivideva i bisogni dei più umili”.

Nel 1972, Ciccio Franco venne eletto al Senato della Repubblica con il sorprendente risultato del 48% dei voti in città e il 37% nell’intero collegio, pari a oltre 47.000 preferenze. Fu rieletto più volte, dimostrando il suo forte legame con la città.

Un ricordo che vive nel cuore di Reggio Calabria

“Noi lo ricorderemo, e Reggio Calabria lo ricorderà, come un personaggio che con le sue battaglie sociali e politiche ha segnato la storia recente, sia locale che nazionale”, conclude Agliano. “Lo ricorderemo presso la stele a lui dedicata sul Lungomare Falcomatà, che da quasi 20 anni riverbera il suo nome all’Italia e al Mondo.”