Reggina, Martino: ‘Se interpellate me, Foti, Iacopino e gli altri… ma veramente e con convinzione’

"Allora c'erano persone con due qualità fondamentali: competenza e onestà. E credo che la Reggina abbia bisogno di questo"

Gabriele Martino Reggina

Voglia di tornare in pista, con il convolgimento anche di quel gruppo dirigenziale che a metà degli anni 80 rilevò la Reggina per poi successivamente entrare nella storia con la prima promozione in serie A. Lo dichiara il Ds Gabriele Martino ai microfoni di RadioVideo Touring:

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“La parole del sindaco e l’ammissione di Lillo Foti? Credo che qualcosa di vero ci sia stato nel momento in cui il presidente Foti si è sbilanciato sulla possibilità di rientrare nel mondo del calcio e quindi della Reggina. Se bene ricordo oltre che essere innamorato della Reggina lui sia innamorato anche della città, proprio per questo si metterebbe a disposizione. Ritengo che questa Reggina non solo debba prendere dal passato, ma anche necessità di cercare di far tornare, escludendo me (ride) le persone che tanto hanno dato al calcio e hanno ancora tantissimo possono dare. E’ vero che quel gruppo non opera da tempo, ma sono in grado di formare nuovi dirigenti. Allora c’era soprattutto persone con due qualità fondamentali: competenza e onestà e la Reggina credo che abbia bisogno di questo”.

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“Ritengo ci siano le possibilità per farlo, mi è successo di incontrare per puro caso diversi imprenditori di questa città che tengono alla sorti della Reggina. Bisogna saperli fare sedere attorno ad un tavolo, la proprietà è troppo importante. Non solo io, Foti o Iacopino, ma tutti quelli già coinvolti, se interpellati veramente e con convinzione, tutti metteremmo al servizio le nostre competenze e conoscenze al servizio della città e della Reggina.

La Reggina, anche tra i dilettanti, deve essere una società organizzata, in tutte le aree. Da quella commerciale a quella legale, tecnica, organizzativa, giovanile e deve avere professionisti di grande personalità e credibilità.

Non me ne vogliamo e non è un disprezzo per chi si sta impegnando per la Reggina, ma per vincere ci vuole qualcosa di diverso, una proprietà più forte, fatta di reggini, ma non perchè chi viene da fuori non può avere la stessa passione e lo stesso attaccamento, ma insisto sulla necessità di avere una società fatta tutta da gente di Reggio”.