Dehors a Reggio, Lanucara in Commissione: ‘Studio già vetusto, aspettiamo le decisioni del Governo’. Ripepi: ‘Il Comune non può fermarsi’

"Non credo che questa amministrazione abbia tempo da perdere. Ma non possiamo rischiare, dobbiamo attendere le decisioni del Governo", le parole dell'assessore

Lanucara Ripepi Dehor

Continua a far discutere il lavoro dell’assessore Lanucara e le scelte del suo assessorato che riguardano e che toccano gli interessi di moltissimi operatori commerciali di Reggio Calabria.

Nel corso della IX commissione, svoltasi questa mattina all’interno di Palazzo San Giorgio è intervenuta proprio l’assessore alla ‘Città Produttiva’ Lanucara per chiarire il lavoro portato avanti in merito a quel protocollo d’intesa concordato quasi un anno fa tra Comune, Ordine degli Architetti e Soprintendenza che prevedeva il regolamento sull’utilizzo di Gazebo e Dehors.

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Che seguito ha avuto quel protocollo di intesa, con lo studio degli arredi ed allestimenti dei gazebo in città? E’ cambiato l’assessore, dalla Martino a Lanucara, è cambiata adesso dunque anche la strategia politica? Se si, si è arenata quell’idea iniziale?

Il presidente Massimo Ripepi ha chiesto all’assessore con delega allo sviluppo economico e alle attività produttive, di relazionare in merito allo studio di un anno fa.

“Da assessore seguo il programma politico dell’amministrazione – ha esordito Lanucara – Il protocollo è tuttora vigente ed effettivamente lo condivido ma i riferimenti normativi a livello nazionale sono cambiati e quindi si sta attendendo di capire come muoversi”.

L’assessore Lanucara spiega come le attività si siano sostanzialmente sospese, in attesa delle decisioni del Governo nazionale.

“Non mi sarei mai premessa di bloccare uno studio già avviato, semmai il blocca spetta alla Giunta. Il regolamento rivisitato dagli uffici che mi è stato presentato il 4 luglio in base al ‘ddl Concorrenza’, è già vetusto – ha spiegato Lanucara – Da tecnico posso dire che adesso si deve apportare qualche modifica perchè si rischia che l’amministrazione possa subire dei ricorsi al Tar. Perchè il ‘ddl concorrenza’ prevede che alcuni elementi di arredo possono essere inseriti senza alcuna autorizzazione. Dobbiamo ancora aspettare perchè non nascano contenziosi”.

Per l’assessore alle attività produttive dunque quello studio nato dal protocollo di intesa e sul quale il Comune sta apportando alcune modifiche. potrebbe potenzialmente creare conflitti con le norme nazionali.

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Dehors e nuovo regolamento, Sera: ‘Lanucara ha fatto un buon lavoro’

D’accordo con la tesi dell’ass. Lanucara, il consigliere Giuseppe Sera.

“Concordo con l’assessore, perchè non si può non tenere conto di leggi sovraordinate. Il regolamento sulle concessioni segue anche il nuovo codice della strada e quindi non è semplice fare uno studio approfondito con leggi nazionali da intrecciare. Ci sono tre realtà complesse che vanno messe insieme, la Soprintendenza, la Polizia Locale e lo schema della regolamentazione nazionale. Credo che l’assessore abbia fatto finora un buon lavoro”.

Regolamento sui Dehors, Versace: ‘Va approvato, l’iter è finito’

Non è dello stesso avviso il vice sindaco della Città Metropolitana Carmelo Versace:

“Nulla hanno a che fare le due cose. Lo studio avviato dal Comune riguarda l’arredo urbano. Lo studio è stato fatto ed è stato completato. Non so se si sia fermato ma il ddl Concorrenza parla di procedure semplificate amministrative che è una cosa ben diversa. Sono due cose separate. A mio avviso il regolamento deve essere solo approvato. L’iter è finito”.

L’ass. Lanucara, sollecitata dal presidente Ripepi, ha spiegato i motivi per cui non vi è un confronto attuale con le associazioni di categoria.

“Il documento non si può condividere. Mi spiego meglio, non ci siamo incontrati perchè nel frattempo è uscito il ‘ddl Concorrenza’. Ho proposto anche di prorogare il tavolo per capire come muoverci. Non posso presentare a nessun organo politico questo documento. Perchè essendo uscita il 15 luglio la bozza del DDL, se avessi portato il regolamento all’attenzione delle associazioni datoriali mi avrebbero detto che sarebbe stato in contrasto con il ddl Concorrenza. Si deve aspettare a mio parere il 31 dicembre”.