Redel Viola, il presidente Laganà: ‘Siamo la squadra da battere’
"La squadra è stata costruita per questo, Cadeo è un maestro di un'orchestra che gira bene". Le ambizioni della società neroarancio, il Pianeta Viola, le iniziative future
07 Novembre 2024 - 09:06 | Renato Pesce
Sette vittorie su sette partite, l’ultima contro la diretta inseguitrice Angri in un Palacalafiore caldissimo a consolidare il primato in classifica. Un inizio di stagione dirompente per la Redel Viola che sul campo, e per voce del suo presidente Carmelo Laganà, lancia un messaggio chiaro: i neroarancio quest’anno sono la squadra da battere.
“Questo è il sesto anno e cominciamo a scriverla noi la storia, la nuova storia. Sette vittorie su sette non sono inaspettate, sono il frutto di una gestione oculata, attenta della società insieme al Gm Vita e insieme al coach. Si è lavorato tanto prima di formare questo roster. E poi i meriti ovviamente a tutti quelli che lavorano alla parte tecnica: Cadeo è un maestro di un’orchestra che gira bene”.
“La Viola è la squadra da battere, è stata costruita per questo”
Il presidente Laganà da uomo di sport è consapevole che i prossimi avversari saranno più agguerriti contro la capolista imbattuta. Ma è anche sereno e sicuro del buon lavoro fatto finora, segue gli allenamenti e la squadra costantemente ed ha le idee chiare sui ragazzi e sul gruppo.
“La Viola è la squadra da battere, è stata costruita per questo. È chiaro che ancora non siamo al top, e guai se lo fossimo a inizio campionato. I ragazzi hanno un margine di miglioramento notevole. Coach Cadeo deve tirare fuori tutto quello che di buono hanno, e cercare addirittura di migliorarli, perché per loro può essere un trampolino di lancio. Chi è passato da Reggio Calabria ha sempre avuto un miglioramento della sua posizione cestistica. Io sono uno che si entusiasma. Devo dire che questo è il massimo di quello che ho avuto, non toglierei nessuno del gruppo. La fortuna e determinate condizioni ci hanno portato ad avere dei ragazzi e di costruire un gruppo che sicuramente è il migliore di questi anni. Ho tanta fiducia, sono dei ragazzi atleticamente forti che hanno voglia, hanno più voglia della voglia che ha il Presidente e la società. Sono animati da questo entusiasmo, e si vede in campo, lo trasmettono, amano il pubblico, amano la città e quindi credo che ci daranno tantissime soddisfazioni”.
Il calore del pubblico di Reggio Calabria
“L’aspettativa di riempire il Palacalafiore alla settima giornata di campionato non c’era, ma sicuramente la risposta del pubblico è stata positiva. Il calore del pubblico di Reggio Calabria? Io ho girato l’Italia, non è paragonabile con nessun altro. In questa categoria, ma anche se andiamo nelle categorie superiori, non credo che troveremo mai un pubblico così caloroso e così paziente e così vicino ai ragazzi, al punto di non averli mai fischiati in sei anni”.
Progetti per il futuro del Pianeta Viola
La chiacchierata vira sul basket a Reggio, una piazza in cui è bastato un campetto al Tempietto perchè i cestisti in riva allo Stertto tornassero a vivere l’entusiasmo e la passione di un tempo. C’è fame di sport, di pallacanestro, ma mancano le strutture.
“Quella del Tempietto è un’iniziativa lodevole, ne dovremmo fare di altre: la Viola si interesserà affinché vada avanti qualche altro progetto per fare, magari nella zona sud, un campo o qualcosa di simile. Per quanto riguarda il Pianeta Viola, so che la situazione è a un buon punto: i lavori dal punto di vista “sportivo” per quanto riguarda sia l’esterno sia l’interno, sono già quasi finiti, quindi potrebbero essere pronti entro la fine dell’anno. Spetta adesso all’amministrazione fare il bando, noi parteciperemo. Pensiamo di fare un bel progetto. Ci crediamo, lo vogliamo per il nome che porta, perché è nato per la Viola, e sicuramente noi faremo di tutto per fare in modo che i nostri ragazzi si approprino di quella struttura, possano vivere all’interno di quella struttura e possano godere dei privilegi che quella struttura ha. Sicuramente non sarà solamente un vantaggio per la Viola ma io credo che sarà un vantaggio per tutta la città, perché altre società sportive possono utilizzare quella struttura. Faremo in modo che il bando sia a 360 gradi, non sia finalizzato solo ed esclusivamente all’utilizzo per la pallacanestro”.
Iniziative Future e il ricordo di Rebecca
La società neroarancio lavora sul territorio attorniata da una squadra di volontari (e non solo) che si impegnano con diverse iniziative a coinvolgere la città. L’anno scorso il Natale Neroarancio aveva rallegrato le festività dei tifosi reggini, e anche per quest’anno la Redel sta preparando un “menu natalizio” di cui Laganà ci dà un’anticipazione:
“Sicuramente ci scambieremo gli auguri, staremo insieme ai ragazzi qualche sera, ma faremo anche delle iniziative che possono coinvolgere la città. Stiamo programmando un’iniziativa che coinvolga una nostra giovanissima tifosa che purtroppo non c’è più, Rebecca, e faremo un torneo giovanile nel periodo che va tra Natale a Capodanno”.
La Serie A come obiettivo condiviso
Si torna a parlare di campo, dei numeri e delle soddisfazioni di quest’anno, e il messaggio come detto è forte e chiaro: la Viola sogna in grande. Ma per farlo, per Laganà, occorre un lavoro di squadra, si, ma in senso più ampio.
“Quando abbiamo costruito la squadra abbiamo pensato a costruirla per arrivare primi: ci sta stretta questa categoria, vogliamo salire, è ovvio. Tant’è che abbiamo fatto dei contratti biennali con parecchi giocatori: non abbiamo intenzione né di smantellare né di ridurre le aspettative. Questo dipende anche da tutta una serie di situazioni che si prospettano e che sono in divenire, come una maggiore presenza di pubblico e un maggiore coinvolgimento delle istituzioni, che facciano il loro dovere: non sono cose che si fanno per la Viola, ma per la città. Mettere il Pianeta Viola in sesto, non lasciarlo dormiente e farlo diventare un punto di riferimento importante della città significa tanto, non solamente da un punto di vista di ritorno economico per la Città Metropolitana, ma anche culturale”.
“Crediamo – conclude Laganà – che insieme alle istituzioni che faranno il loro dovere, insieme al pubblico che sarà sempre più numeroso, il nostro obiettivo è quello di arrivare dove la città merita. La A è un’ambizione, e questa società ha intenzione di percorrere la via per arrivarci.”