A Cittanova la terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo
Obiettivo coinvolgere gli studenti delle scuole italiane e individuare i “Testimoni del nostro tempo”, che si sono distinte con impegno e professionalità nella lotta alla mentalità mafiosa
06 Novembre 2024 - 07:17 | Comunicato Stampa
L’Associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS vuole tenere viva la memoria nei confronti di Lea Garofalo, la fimmina massacrata e bruciata in un bidone dalla mafia calabrese a Milano il 24 novembre del 2009. L’obiettivo è coinvolgere attivamente gli studenti delle scuole italiane e individuare personalità significative, i “Testimoni del nostro tempo”, che si sono distinte con impegno e professionalità nella lotta alla mentalità mafiosa.
Terza Edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo
La terza edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo si terrà a Cittanova (RC) dal 21 al 24 novembre 2024.
Il Premio, ideato e organizzato da Dioghenes APS, con il supporto della testata nazionale WordNews.it (in partnership con l’Ufficio Stampa Nazionale Lo Scriptorium e Romanzi Italiani), ha come finalità la diffusione della storia di Lea Garofalo nelle scuole e nei territori italiani, per non dimenticare le storie di donne e uomini che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia.
Con il Premio Nazionale Lea Garofalo si intende valorizzare i temi legati all’educazione alla legalità, all’inclusione sociale e culturale, promuovendo le competenze delle scuole italiane. Il Premio rende omaggio anche a quelle donne e uomini che, in silenzio, contribuiscono alla resistenza attiva contro la criminalità.
Una Giovane Madre Disperata
Lea Garofalo ha conosciuto la ‘ndrangheta da vicino: come tante donne, ha subito la violenza brutale della mafia calabrese. Ha avuto il coraggio di denunciare ciò che ha visto e vissuto, descrivendo una realtà criminale fatta di violenza e affari sporchi. A soli 36 anni, è stata rapita e uccisa a Milano per ordine del suo ex compagno, dopo un precedente tentativo di sequestro a Campobasso.
Il Paese Senza Memoria
In un Paese che spesso sembra senza memoria, è fondamentale ricordare ogni anno, anche attraverso un Premio, una donna come Lea, vittima della ‘ndrangheta. Solo dopo la sua tragica morte, Lea ha ottenuto il rispetto e la credibilità che meritava, sottolineando l’urgenza di costruire una memoria collettiva.
Fimmine Coraggio
Le mafie hanno già ucciso più di 150 donne. Solo grazie al coraggio delle “fimmine” è possibile immaginare un futuro senza il puzzo opprimente delle organizzazioni criminali, rafforzate dai loro legami con la politica e le Istituzioni.
Ogni edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo si svolge in una Scuola ospitante. Il bando è dedicato agli studenti e ai “Testimoni” del nostro tempo.