Regolamento commissioni al Comune di Reggio, Marino: ‘Più vicini ai cittadini’
Regolamento commissioni: proposte del Presidente Marino per streaming e coinvolgimento dei cittadini
28 Ottobre 2024 - 16:40 | Comunicato Stampa
In Commissione Affari istituzionali, presieduta da Giuseppe Marino, dopo quelli dell’opposizione e del consigliere Pazzano, arrivano altri due emendamenti al “Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento delle Commissioni consiliari” all’ordine del giorno in queste settimane.
In particolare gli emendamenti presentati dalla maggioranza hanno riguardato l’articolo 14 della bozza sullo streaming: “Le commissioni consiliari possono decidere, collegialmente, di trasmettere le proprie sedute in diretta streaming sulla pagina istituzionale del Comune, qualora si discuta di argomenti di particolare interesse pubblico, dandone comunicazione e concordandone le modalità con l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale. Fanno eccezione le sedute che hanno carattere riservato, come stabilito da Regolamento”.
E ancora: “Le emittenti televisive, radiofoniche, le testate giornalistiche, i singoli giornalisti possono effettuare foto e/o videoriprese delle sedute pubbliche delle commissioni, previa procedura di accreditamento presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio. Soggetti terzi, estranei alle categorie precedenti, interessati a effettuare foto e/o video riprese o registrazioni presentano, al fine di ottenere autorizzazione, istanza scritta e motivata alla Presidenza del Consiglio”. Prima della votazione finale in Commissione si attende il parere della Segretaria generale dopo la ricezione di tutti gli emendamenti.
Il presidente Marino e l’approccio alla concertazione del regolamento
Il presidente Marino ha sottolineato il metodo utilizzato per la predisposizione del nuovo regolamento: «Si sta facendo un lavoro di concertazione e confronto con tutte le forze politiche sia di maggioranza che di opposizione. Un po’ tutti i partiti hanno presentato degli emendamenti e hanno avuto l’opportunità di illustrarli. La proposta originaria di regolamento che era stata elaborata dalla Segreteria generale si sta arricchendo di contributi poiché frutto di un dialogo che deve prevalere su polemiche e critiche sterili e invece insieme dobbiamo provare a costruire degli atti regolamentari per il funzionamento delle nostre commissioni che siano funzionali e utili a garantire una maggiore partecipazione, condivisione e ad avvicinarci di più ai cittadini».
Marino si è poi soffermato sulla proposta «di aprire lo streaming quindi la diretta delle sedute anche per le commissioni e sarà una novità importante perché noi come Amministrazione abbiamo lo streaming del consiglio comunale che abbiamo voluto, ora ci sarà un passaggio ulteriore: si potranno seguire le commissioni con una regolamentazione che è frutto anche della legislazione vigente».
Altri punti chiave della proposta di regolamento
L’altro punto evidenziato dal presidente Marino ha riguardato la ricostituzione delle «Commissioni Politiche giovanili e Pari opportunità per fare in modo che cittadini esterni, non membri del consiglio comunale, gratuitamente, possano entrare a far parte del percorso istituzionale e portarci il loro contributo di idee e progetti e visioni. Ci avviciniamo alla votazione della proposta emendata che vuole rendere questo strumento del consiglio più vicino ai cittadini e alla città».
Nel corso della seduta sono stati presentati gli emendamenti della maggioranza che hanno riguardato gli articoli 13 e 14 della bozza di regolamento. Il consigliere Marcantonio Malara ha ricordato: «Due mesi di attività, è un tempo ragionevole e opportuno affinché ogni gruppo e ogni consigliere possa arricchire col proprio parere il testo con le proprie osservazioni.
Il presidente Marino non ha mai accelerato sui lavori, ma, come suo compito ha regolamentato i lavori, fissando tempi che non sono perentori, quindi se arrivano emendamenti, come è accaduto, ci si è presi il tempo per analizzarli e offrire a tutta la commissione il proprio punto di vista. Un lavoro che hanno fatto bene tutti i gruppi consiliari e gli emendamenti di oggi da parte della maggioranza che riguardano due articoli non rappresentano la volontà di modificare quel testo che, chiaramente veniva offerto alle migliorie del lavoro di commissione, non era vincolato.
Dunque non è la volontà, come maggioranza, di intervenire solo su due articoli ma, all’interno della stessa maggioranza, c’è stata una discussione sugli emendamenti già posti in essere da altre forze politiche, quindi può esserci la volontà di accogliere emendamenti di altri articoli del testo, in un dialogo che ancora è aperto e se anche la Commissione arrivasse all’approvazione del testo non sarebbe quella finale perché ci sarebbe il successivo passaggio in consiglio comunale con la possibilità di migliorarlo ancora, discuterlo, modificarlo».
Il consigliere d’opposizione Saverio Pazzano, che aveva presentato alcuni emendamenti, ha chiarito «Abbiamo discusso di emendamenti presentati oggi, di cui uno ha indirettamente recepito uno dei miei, in particolare quello relativo all’attività dei giornalisti. Lo condivido dunque e basterà in quel caso uniformare la questione dell’accreditamento a quella prevista in consiglio comunale, ma ritengo anche che sia più funzionale che l’accreditamento avvenga una volta sola per la testata giornalistica salvo poi modifiche che saranno comunicate dai giornali stessi. Il secondo emendamento sullo streaming – ha aggiunto – non mi vede d’accordo perché lo streaming deve avvenire sempre senza limitazioni su argomenti di particolare interesse o che comunque serve che la registrazione sia disponibile sul sito del comune sempre non a richiesta».
Nel corso dei lavori Massimo Ripepi ha sottolineato tra l’altro che sottoporre alla presidenza del consiglio la procedura di accreditamento potrebbe comportare un rallentamento dei lavori. Per Demetrio Marino gli emendamenti sono un passo indietro rispetto alla precedente bozza che modifica il percorso tracciato in relazione alla pubblicità delle sedute pubbliche.
Per Antonino Maiolino gli emendamenti sono un’apertura rispetto a una visione chiusa e, ha aggiunto «se si apre allo streaming, lo si deve fare su tutti i temi. Servirebbe un’apertura anche sull’art.13 per le convocazioni di dirigenti senza porre ai voti».
Giordano dopo avere dato atto al lavoro della commissione e al lavoro del presidente che ha consentito a tutti di dare il loro contributo ha chiarito che «I proponenti non vogliono mettere nessuna condizione ostativa, lo streaming è un’attività complessa che richiede strumentazioni che non abbiamo. Si possono individuare le commissioni più interessanti in fase di programmazione».
Anche Franco Barreca ha evidenziato che «l’intento era di fare streaming per discussioni che hanno un particolare peso». Secondo Deborah Novarro: «Stiamo lavorando tutti insieme affinché venga fuori un testo unitario il più condiviso possibile». Federico Milia ha parlato di «altri emendamenti condivisibili – e, cambiando argomento – mi auguro che da si possa aprire una discussione sul ripristino delle circoscrizioni».