Reggio, Metrocity e sindaci si oppongono ai tagli scolastici. Lizzi e Versace: ‘Difendiamo i plessi’
La Metrocity e i sindaci si oppongono al piano di dimensionamento scolastico 2025/2026. "No ai tagli, difendiamo i plessi scolastici"
20 Ottobre 2024 - 08:33 | Comunicato Stampa
La Metrocity e i sindaci si oppongono ad un nuovo piano di dimensionamento scolastico: “Evitare la chiusura di ulteriori plessi scolastici”
La presa di posizione di Versace e Lizzi: «Ci opponiamo alla logica dei tagli sistematici e indiscriminati e respingiamo, con forza, l’ipotesi ventilata dalla Regione».
La Città Metropolitana, insieme ai Comuni coinvolti ed ai sindacati di categoria, respinge il Piano regionale di Dimensionamento scolastico 2025/2026. È l’esito, unanime, del vertice che, negli uffici di via Sant’Anna, ha riunito il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il consigliere delegato all’Istruzione Rudi Lizzi, i sindaci e gli amministratori di Bagnara, Campo Calabro, Cinquefrondi, Cittanova, Laureana di Borrello, Maropati, Melicucco e San Giorgio Morgeto, insieme ai rappresentanti sindacali di Usp, Anp, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Gilda e Snals-Confals.
Versace: “No alla chiusura di plessi scolastici”
Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte anche i dirigenti dell’Ente, Maria Teresa Scolaro e Pietro Foti, il vicesindaco Carmelo Versace ha ribadito che:
«L’intenzione del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’amministrazione metropolitana è quella di evitare la chiusura di ulteriori plessi scolastici, già fiaccati dai sacrifici imposti dalla Regione che, lo scorso anno, hanno portato alla cancellazione e al conseguente accorpamento di ben 17 istituti».
«Quest’anno il nostro territorio non ha intenzione di cedere alcun plesso. L’atteggiamento della Città Metropolitana è stato sempre positivo e di confronto istituzionale, mirato a salvaguardare l’istituzione scolastica dei nostri territori, ma questo Dimensionamento non possiamo e non vogliamo portarlo a termine perché, oltretutto, colpisce solo i territori di Reggio e Catanzaro».
Un no fermo alla Regione Calabria
«L’anno passato c’è stato un confronto maturo alle richieste della Regione. In quel contesto, la Città Metropolitana ha operato con consapevolezza e, forte anche della comprensione di lavoratori, famiglie e studenti, si è assunta le dovute responsabilità. Oggi diciamo no ad un atteggiamento che non può essere ripetuto all’infinito. Stigmatizziamo, quindi, l’indirizzo proposto dalla Regione Calabria, anche a costo di subire un commissariamento. Nella prima seduta utile, l’intero Consiglio Metropolitano verrà coinvolto rispetto ad una linea ferma, ma necessaria».
«Lo sforzo della Città Metropolitana è rivolto, poi, alla salvaguardia e alla tutela delle minoranze linguistiche presenti sul territorio che, in passato, pur di andare incontro ad esigenze regionali, hanno sofferto un’insopportabile marginalizzazione. Non mi sento di chiedere ulteriori sacrifici a sindaci, sindacati o ad altri. Il metodo con cui la Regione ha affrontato la vicenda non tiene conto delle problematiche delle singole comunità ed esclude una inderogabile condivisione con tutti gli organismi amministrativi».
Lizzi: “Tagli indiscriminati inaccettabili”
Quella espressa da Versace è una linea ampiamente condivisa dal consigliere delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi:
«Ci opponiamo alla logica dei tagli sistematici e indiscriminati e respingiamo, con forza, l’ipotesi ventilata dalla Regione. È positivo che dalla riunione sia emersa una convergenza unanime sulle posizioni espresse dalla Città Metropolitana. In attesa che il presidente Occhiuto e la sua giunta sbroglino la matassa, è bene che ai piani alti della Cittadella sappiano quanto e come Reggio sia unita nel contrastare nuovi ed insopportabili tagli».
«Ciò che rende ancor più intollerabile questa strategia demolitrice – ha concluso Lizzi – è pensare che non tutte le province siano state coinvolte in questo Piano di dimensionamento. Ancora una volta, la Regione si accanisce contro l’area reggina ed i suoi cittadini».