Reggio Calabria, la rinascita di Taib: dal Parco Urbano alla lotta greco-romana

“Se non credi in te stesso, chi ci crederà?”


Una bella storia: Taib, la lotta e la sua “Second-life”

La storia che vi racconteremo ha un lieto fine. Ha già raggiunto un lieto fine anche se, i percorsi della vita possono essere tortuosi, inaspettati, ricchi di insidie e ostacoli. È la storia del Parco Urbano Tempietto e del suo campo da pallacanestro, dedicato alla memoria di Kobe e Gianna Bryant, un padre e una figlia scomparsi troppo presto dalla vita terrena.

“Se non credi in te stesso, chi ci crederà?”

È questa una delle frasi più celebri di uno dei giocatori più forti della storia della pallacanestro. Nato a Philadelphia nel 1978, passato da Reggio Calabria, dove giocò con i colori della Viola giovanile seguendo le gesta del papà Joe, stella della Cestistica, Kobe scomparve prematuramente nella tragedia elicotteristica di Calabas, quel 20 gennaio del 2020.

La “messa alla prova” di Taib

Questa è la storia di una messa alla prova. Si tratta di un percorso a marchio Csi, una forma di “probation” giudiziale innovativa che prevede la sospensione del procedimento penale per reati di minore allarme sociale, su richiesta dell’imputato o dell’indagato. Grazie all’ausilio del Centro Sportivo Italiano di Reggio Calabria, questa storia ha un lieto fine che ha a che fare con lo sport, la socialità, l’aggregazione e una rigenerazione che mette al centro tutti e tutto.

Parliamo di Taib. Con una vocale in più, si potrebbe pensare al leggendario portiere della Reggina, ma questa è la sua “seconda vita”. Oggi, Taib è impegnato a curare il Parco Urbano di Reggio Calabria, uno spazio straordinario appena inaugurato. La sua passione per la lotta greco-romana e i trascorsi in Algeria lo hanno portato a essere un campione e istruttore in questa disciplina.

L’incontro con il Gruppo Sportivo dei Vigili del Fuoco

Dopo un’intervista con Giovanni Mafrici, il Csi Reggio Calabria è stato contattato dall’istruttore Domenico Spano, figura di rilievo della disciplina a livello locale e nazionale. Spano ha detto:

“Vogliamo Taib nella nostra squadra, nel nostro gruppo sportivo.”

L’incontro in palestra presso il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco è stato emozionante e positivo. Da due settimane, Taib affianca gli istruttori del Gruppo Sportivo con entusiasmo, competenza e passione, e presto avrà un gruppo di ragazzi tutto suo.

Un esempio di inclusione e partecipazione

Taib continua il suo prezioso servizio al Parco Urbano e durante la settimana si allena in palestra, condividendo con tanti giovani del territorio reggino una passione che può davvero cambiarti la vita.

Lo sport ci regala ancora una volta una grande storia di inclusione, partecipazione e impegno. Lo sport educativo può cambiare le persone, rigenerando spazi e comunità. In questi ultimi anni, molti percorsi educativi e di partecipazione, grazie al gioco e allo sport, sono diventati esperienze di cambiamento e rigenerazione.

Taib Csi
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