Caos all’ex Ciapi, riunione di consiglio urgente. Le famiglie esauste: ‘I nostri figli disorientati’

Circa 500 i genitori sul piede di guerra: "Ci aspettiamo soluzioni concrete e immediate, adesso basta"


La soluzione dell’enigma non sembra così vicino. Il caso dell’ex Ciapi aveva visto negli ultimi giorni un concreto passo in avanti, con la delibera regionale che assegnava in concessione l’immobile all’amministrazione comunale.

Il primo campanello d’allarme nella giornata di ieri, con la diffida di sgombero entro 7 giorni inviata ieri dalla Cittadella in direzione della Scuola per mediatori linguistici, attualmente all’interno dell’ex Ciapi rendendo quindi impossibile l’ingresso degli operai di Castore per effettuare i lavori necessari propedeutici all’ingresso degli studenti delle 14 classi coinvolte.

Mediatori Linguistici: “Noi in possesso di regolare contratto”

La doccia gelata definitiva è arrivata nella giornata di oggi, con la nota emessa dalla stessa Scuola per Mediatori Linguistici.

“Con delibera del 7 ottobre, la Regione Calabria ha assegnato al Comune di Reggio Calabria l’immobile in comodato d’uso, senza comunicare che esiste già un regolare contratto di locazione tra la Regione e la Scuola, valido fino al 2035. In data 14 ottobre, la Scuola ha ricevuto una lettera che intimava il rilascio dei locali entro sette giorni, decisione che la scuola considera un abuso e una violazione dei termini contrattuali. La Scuola ha quindi dato mandato legale per tutelare i propri diritti”, la presa di posizione della Scuola che riporta la situazione alla casella di partenza, per lo sconforto di tutte le famiglie e gli studenti.

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Nella giornata di oggi genitori e famiglie sono scesi in piazza per reclamare i propri diritti. “Dalla politica solo false promesse. Calpestati i diritti dei nostri bambini”, la sintesi quanto espresso.

Nel tardo pomeriggio di oggi, prevista una riunione urgente del consiglio scolastico per decidere quali provvedimenti prendere (sciopero a oltranza?) e per capire quali sono le possibili soluzioni proposte dall’amministrazione comunale per tamponare una situazione sempre più caotica.

Alla riunione, secondo quanto raccolto, sarà presente anche l’assessore all’istruzione Anna Briante che sta provando in tutti i modi (con una presenza e interlocuzione costante) a sbrogliare la matassa.

La rabbia del Comitato genitori

E’ un plotone composto da quasi 500 genitori il Comitato sul piede di guerra, che si attende novità e soluzioni concrete a stretto giro di posta.

Silvia Condorelli, portavoce del Comitato, spiega ai microfoni di CityNow il punto di vista dei genitori.

“Sono trascorse 4 settimane ormai, è una situazione sfiancante per noi e per i bambini. C’è uno scollamento tra chi gestisce queste situazioni e chi le subisce. La nostra reazione di oggi, con la protesta e il grido di rabbia, lo consideriamo uno schiaffo alla nostra dignità.

Il Comitato sino a oggi si è sempre espresso in maniera civile, ma adesso siamo arrivati al limite. Oggi ci aspettavamo gli operai di Castore all’interno del plesso, un segnale da parte dell’amministrazione. Il Comune ha titolo per entrare, potevano quantomeno avviare i lavori esterni senza disturbare le attività della Scuola per Mediatori Linguistici”, le parole di Silvia Condorelli.

Prosegue la portavoce del Comitato, contenendo a fatica il disagio per il protrarsi delle difficoltà che hanno rivoluzionato la quotidianità di decine di famiglie reggine.

“E’ trascorso un mese dal 16 settembre, sembrava doversi risolvere tutto in pochi giorni e invece eravamo ancora agli inizi. La nota dei Mediatori Linguistici? Non ce l’aspettavamo, è stata una doccia fredda e una novità assoluta. La accogliamo come un’ulteriore fonte di angoscia, allora vuol dire che non è cosi imminente la risoluzione della vicenda”.

A pochi minuti dall’inizio del consiglio scolastico, la portavoce del Comitato non esclude nessun tipo di provvedimento.

“La nostra linea? Adesso è difficile capire, ci dobbiamo confrontare all’interno del Comitato. Sono coinvolti circa 260 studenti e di conseguenza più o meno 500 genitori, numeri importanti che rendono l’idea del disagio creato.

Qualsiasi cosa faremo, la faremo per i nostri ragazzi. Io ho una bambina che è in prima media e ha un orizzonte spaesato ed esigenze diverse dai ragazzini di terza media. L’imposizione delle lezioni al pomeriggio è uno sconvolgimento”, conclude Silvia Condarelli.

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