Uil Calabria contro il taglio delle guardie mediche: ‘Non possiamo abbandonare le aree interne’

"La salute non è un lusso, ma un diritto. Chiediamo alla Regione Calabria di attivarsi immediatamente" la nota della Uil


Il paventato taglio delle guardie mediche rappresenta un provvedimento che, se concretizzato, rischia di compromettere ulteriormente il già fragile sistema sanitario delle aree interne e colpire duramente le fasce più deboli della popolazione.

Non possiamo accettare che decisioni di tale portata vengano prese senza un confronto con le parti sociali e senza considerare l’impatto devastante che avranno sui cittadini. I territori più isolati, già afflitti da carenze infrastrutturali e di servizi essenziali, verrebbero privati di un presidio fondamentale per la tutela della salute pubblica.

Impatto sui cittadini delle aree più isolate

Gli anziani, le famiglie con bambini e coloro che vivono lontani dai centri urbani non possono essere abbandonati o privati di assistenza medica nelle ore notturne o durante i fine settimana. Questo accade in una regione come la Calabria, dove il sistema della medicina territoriale è stato fortemente destrutturato:

  • 18 ospedali chiusi
  • Tagli lineari effettuati
  • Turnover del personale medico e sanitario bloccato
  • Precari non stabilizzati

La situazione sanitaria in Calabria

La Calabria registra la spesa corrente più bassa in sanità in Italia, con soli 1.748 euro a fronte di una media nazionale di 2.140 euro. Inoltre, la dotazione organica del personale sanitario è in perenne sofferenza, con una proiezione drammatica per il 2026, quando mancheranno 135 medici di famiglia.

In Calabria il deficit di medici di medicina generale si attesta a oltre 3100 professionisti, e sul nostro territorio mancano complessivamente 2.500 medici, con ben 450 richieste di trasferimento all’estero.

Appello alla Regione Calabria

Chiediamo con forza alla Regione Calabria di attivarsi immediatamente per un confronto aperto e costruttivo, al fine di trovare soluzioni alternative che non penalizzino i cittadini. La tutela della salute è un diritto costituzionale che non può essere sacrificato sull’altare dei tagli e delle razionalizzazioni a tutti i costi.

La Uil Calabria e la Uil Fpl saranno al fianco delle comunità più colpite da questo provvedimento e non esiteranno a intraprendere tutte le azioni necessarie, sia a livello istituzionale che sindacale, per tutelare i diritti dei cittadini e garantire che il sistema sanitario calabrese non crolli ulteriormente.

La salute non è un lusso, è un diritto per tutti!

Mariaelena Senese
Segretaria generale Uil Calabria

Walter Bloise
Segretario generale Uil Fpl Calabria