Falcomatà: ‘Ecco chi voleva svendere l’Università Dante Alighieri. Bisognerà porre rimedio ai guasti causati’

L'intervento del primo Cittadino denuncia le ultime preoccupanti evoluzioni della storica università reggina


“Gli ultimi accadimenti hanno disvelato il disegno dell’abusiva guida dell’Università per Stranieri Dante Alighieri. L’evoluzione dei fatti sta rivelando chi realmente voleva svendere l’Ateneo al mercato delle università telematiche. Ecco chi fin dal suo insediamento ha lavorato sordidamente per consegnare la gloriosa Università Dante Alighieri nelle mani di chi vede in una università solo una miniera d’oro”.

È quanto afferma in una nota il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, parlando della vicenda dell’Università per Stranieri Dante Alighieri.

La posizione del Comune e degli enti pubblici

“Il Comune di Reggio Calabria – prosegue Falcomatà – la Città Metropolitana, la Camera di Commercio e il Comitato reggino della Società Dante Alighieri si sono rifiutati di assistere passivamente a questa svendita. Nella qualità di soci fondatori dell’Università e del Consorzio promotore, abbiamo invitato e diffidato l’attuale governance dall’adottare atti illegittimi che impegnassero all’esterno l’ateneo o che lo esponessero a conseguenze economiche e giudiziarie”.

Falcomatà continua:

“Gli enti pubblici soci si sono attivati per il rinnovo degli organi del Consorzio promotore, l’unico soggetto titolato a determinare le sorti dell’Ateneo, che per anni non ha potuto operare a causa della sua occupazione da parte dei rappresentanti di un’associazione non titolata a farne parte”.

Il lavoro per restituire dignità all’Università Dante Alighieri

“Finalmente, dunque, il Consorzio ha designato i propri rappresentanti, che sono pronti a insediarsi in seno al CdA dell’Ateneo, e ha attivato i canali istituzionali con Regione Calabria, Ministero dell’Università e Società Dante Alighieri di Roma, la più importante istituzione di promozione della lingua e cultura italiana nel mondo, per far vedere la luce all’Università per Stranieri”.

“In questi mesi, silenziosamente, si è lavorato per restituire dignità e legalità a un’istituzione che negli ultimi anni l’ha persa, senza curarsi delle accuse di chi ci ha accusato di lavorare per la svendita dell’Università o contro la realizzazione di sinergie con l’Università Mediterranea“.

La complessità del percorso di rilancio

Falcomatà sottolinea che è proprio l’attuale governance che ha smentito il percorso, nonostante l’impegno del Magnifico Rettore della Mediterranea:

“Nonostante avesse scomodato il Rettore, il quale si è adoperato per cercare soluzioni legittime per soccorrere la Dante Alighieri, l’attuale governance ha attribuito a questo stesso percorso la causa delle lungaggini, senza comprendere la complessità della cornice normativa entro cui ci si muove”.

Il futuro della Dante Alighieri

“Nelle prossime settimane si insedierà il Consiglio d’Amministrazione legittimo, che avrà il compito di rimediare ai danni causati e di avviare ogni azione giudiziaria, in sede civile e penale, per ripristinare la legalità e l’onorabilità dell’Università per Stranieri Dante Alighieri. Lavoreremo per il rilancio dell’istituzione e per creare sinergie che le permettano di sopravvivere senza svenderla o trasformarla in una succursale di una università telematica”.