Giallo ‘D. Alighieri’, Tramontana: ‘CdA ricostituito, era necessario mettere d’ordine’

Domani prevista una conferenza stampa convocata dall'avv. Pirilli. Intanto Tramontana: 'Ora sul futuro si faccia chiarezza'


Negli ultimi mesi, l’Università per StranieriDante Alighieri” di Reggio Calabria ha attraversato una fase di profonda riorganizzazione amministrativa, con l’obiettivo di mettere ordine alla gestione interna e rilanciare l’Ateneo come punto di riferimento culturale e formativo per il territorio. Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio e membro del consorzio dell’università, ha rilasciato importanti dichiarazioni sulla situazione dell’ateneo durante il suo intervento a Live Break, format di attualità targato CityNow.

Obiettivo? Fare chiarezza sui cambiamenti in corso e sulle sfide future, anche in vista della conferenza stampa convocata per domani, sabato 12 ottobre, nel salone di Confindustria, alla presenza del Presidente dell’Associazione DA Avv. Pirilli, dell’ex Rettore Berlingò e dei due componenti del CDA in esilio De Medici e Scarfone.

Riorganizzazione degli organi amministrativi dell’UniDA

La Dante Alighieri è stata fondata grazie al contributo di diversi enti, tra cui la Camera di Commercio, la Città Metropolitana, il Comune di Reggio Calabria e la Società Dante Alighieri di Roma. Tuttavia, secondo Tramontana, negli ultimi anni si era creato un certo disordine nella gestione amministrativa dell’Università. Questo ha spinto i soci fondatori a intervenire per ristabilire un quadro chiaro e funzionale.

“La Camera di Commercio, insieme alla Città Metropolitana, al Comune e alla Dante di Roma, sono tra i soci fondatori dell’Università Dante Alighieri. Fanno parte di un consorzio, che è cosa diversa dall’università stessa. Il consorzio è fatto da questi enti, e il Consiglio di Amministrazione (CdA) dell’università Dante Alighieri ha membri che devono essere designati dal consorzio. Recentemente abbiamo deciso, confrontandoci con gli altri enti del territorio, di mettere ordine perché c’era disordine. Bastava guardare le visure camerali per accorgersene: c’erano ancora vecchi presidenti della Camera e della Provincia come amministratori”.

Questa iniziativa ha portato alla rifondazione del CdA del consorzio, con il sindaco metropolitano ora designato come presidente. Inoltre, il CdA dell’Università è stato parzialmente ricostituito, anche se non ancora completamente insediato. Questo passaggio era essenziale per permettere alla Dante Alighieri di tornare a funzionare pienamente.

“Il CdA del consorzio è stato ricostituito, e il presidente ora è il sindaco metropolitano. Questo organo ha già designato 8 degli 11 membri del CdA dell’università, come previsto dallo statuto, ma non si sono ancora insediati”.

L’interesse dell’Università telematica Unimarconi

Negli ultimi giorni, sono emerse voci riguardanti un possibile interesse da parte dell’Università telematica Unimarconi a entrare nella gestione dell’Università Dante Alighieri. Tuttavia, Tramontana ha espresso cautela su questo fronte, sottolineando che finora non ci sono stati contatti ufficiali, ma che la questione merita ulteriori approfondimenti.

“Non so nulla di questo interesse da parte dell’Università telematica, ma faccio una riflessione: fino a qualche anno fa si osteggiavano tutte le telematiche, e ora siamo pronti a trattare? Io personalmente non ne ero a conoscenza, ma se ci sono stati sviluppi, è importante che si faccia chiarezza su questa vicenda”.

Il futuro dell’Università e il ruolo della Società Dante Alighieri

Tramontana ha infine ribadito l’importanza dell’Università Dante Alighieri per la città di Reggio Calabria, sottolineando che si tratta di un’istituzione unica nel suo genere, capace di attrarre studenti da tutto il mondo.

“L’interlocuzione istituzionale c’è, anche con la Regione. Camera di Commercio, Città Metropolitana e Comune, insieme all’Università Mediterranea, sono in dialogo. La Dante Alighieri è una risorsa importante, e vogliamo che rimanga l’università della nostra città, capace di attrarre studenti internazionali grazie alla rete globale della Società Dante Alighieri”.

Negli ultimi mesi si era tanto parlato anche di una possibile “fusione” con la Mediterranea, l’altro ateneo reggino, la speranza è quella di riuscire a rilanciare l’ateneo come istituzione capace di elevare l’offerta per il territorio.