Reggio, il futuro della Mediterranea tra nuovi spazi e quel ‘sogno’ chiamato Medicina
Il Rettore a CityNow ha parlato di Bosco Urbano, Cineforum e della strada di collegamento per una Cittadella più "unita". Su medicina: "25 anni fa la politica permise lo spostamento a Catanzaro"
05 Ottobre 2024 - 10:27 | di Eva Curatola
Oggi, restare a Reggio Calabria per studiare, crescere e costruire un futuro professionale non è solo una scelta possibile, ma un’opportunità concreta. L’Università Mediterranea sta dimostrando che il Sud non è più una terra da cui dover per forza andar via per chi cerca qualità nell’istruzione, ma un luogo in cui investire sul proprio talento.
Durante la trasmissione “Live Break”, format di attualità targato CityNow, il magnifico rettore Giuseppe Zimbalatti ha presentato progetti innovativi e una visione che punta a fare dell’Università Mediterranea un centro di eccellenza, pronto a competere con i migliori atenei nazionali.
Il Bosco Urbano e il Cineforum: spazi per crescere, dentro e fuori l’aula
L’ateneo di Reggio Calabria sta trasformando la propria identità con nuovi spazi che coniugano ambiente, cultura e vita sociale. Il Bosco Urbano, con i suoi 5000 nuovi alberi, è solo uno dei segnali di quanto l’università stia puntando sulla sostenibilità.
“Non si tratta solo di creare aree verdi, ma di farne parte integrante del nostro campus e della vita degli studenti – ha spiegato Zimbalatti. Un progetto che guarda al futuro, ma che è già realtà”.
E non è finita qui. Mentre i cinema chiudono in città, la Mediterranea ne apre uno.
“Abbiamo voluto realizzare un luogo dedicato alla cultura cinematografica, il Cineforum di Ateneo – ha affermato il rettore. Questa nuova sala da 90 posti non è un semplice spazio per proiezioni, ma un punto di incontro dove gli studenti possono vivere il cinema come esperienza formativa e culturale”.
Un chiaro segnale che l’Università Mediterranea non è solo studio, ma anche crescita personale e partecipazione attiva alla vita culturale di Reggio Calabria.
Collegamenti e infrastrutture: un campus a misura di studente
Avere un campus ben collegato è essenziale per garantire un’esperienza universitaria completa.
“Stiamo completando una nuova strada che collegherà i dipartimenti di Architettura, Ingegneria e Agraria, facilitando così gli spostamenti tra le diverse aree del campus,” ha dichiarato Zimbalatti. L’università sta lavorando anche con il Comune di Reggio Calabria per migliorare i collegamenti con il centro città, rendendo il campus più accessibile e integrato nella vita urbana.
Facoltà di Medicina: a che punto siamo?
A Reggio Calabria potrebbe nascere un centro formativo in grado di trattenere i tanti giovani calabresi che sognano di diventare medici, anche se la strada sembra ancora lunga.
“La Mediterranea è pronta a fare la sua parte, ma servono alleanze istituzionali e risorse economiche” ha spiegato Zimbalatti a CityNow.
Se realizzato, il corso di laurea sarebbe una svolta per la città e l’intera regione, fornendo finalmente l’opportunità di formarsi in un campo tanto richiesto.Tuttavia, questa possibilità riporta alla luce un aspetto cruciale della storia accademica della regione.
“Venticinque anni fa, la classe politica del territorio permise che la facoltà di Medicina fosse spostata a Catanzaro, senza che ci fosse il giusto campanilismo a difesa di Reggio Calabria,” ha spiegato il rettore. Questa decisione ha portato all’apertura della facoltà di Giurisprudenza a Reggio come misura compensativa. “All’epoca, si disse che Reggio Calabria avrebbe avuto Giurisprudenza, mentre Catanzaro avrebbe mantenuto Medicina. Fu un errore strategico, che penalizzò l’università e il territorio,” ha continuato Zimbalatti.
Nonostante questa storica mancanza di difesa del patrimonio accademico reggino, il rettore sottolinea come la possibilità di una facoltà di Medicina oggi non sia più solo una questione politica, ma un progetto concreto che può contare sul supporto del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria.
Tuttavia, l’università da sola non può sostenere i costi e le necessità logistiche di un progetto così ambizioso senza il supporto della Regione Calabria e di finanziamenti adeguati.
“Servono fondi e risorse per poter garantire la qualità necessaria,” ha ribadito Zimbalatti.
Il Rettore, infine, si è soffermato sull’offerma formativa dell’ateneo reggino, ribadendo che restare è una scelta vincente.
“Le opportunità ci sono e sono anche qui, a Reggio Calabria”.
I nuovi progetti della Mediterranea dimostrano che restare non significa accontentarsi, ma investire su un futuro concreto e in crescita. Grazie a nuove infrastrutture, spazi innovativi e prospettive come la facoltà di Medicina, Reggio Calabria si sta trasformando in un luogo dove studiare è un’opzione vincente, non un ripiego.