Incubo Parco Ecolandia tra incendi e nodo concessione: quale il futuro?
Da terra abbandonata e di spaccio a Parco Ludico e tecnologico. Adesso però c'è il serio rischio che Ecolandia ritorni in una condizione di povertà e degrado
30 Settembre 2024 - 12:27 | di Vincenzo Comi
Reggio Calabria ha perso uno dei parchi più autentici e prestigiosi della città. Due incendi, a distanza di cinque mesi esatti, hanno messo in ginocchio il bene comune, negli anni prima ricostruito, poi risanato e infine rimesso in moto, con straordinario impegno e professionalità, dal Consorzio Ecolandia.
All’interno del Parco hanno lavorato, negli ultimi anni, le migliori menti della città, di ogni settore, generando un cammino virtuoso e invidiato da tutta Italia. Grazie a un team capace di idee innovative, ha vinto una decina di bandi europei con i quali ha potuto fare importanti investimenti e sperimentazioni in diversi campi, come quello delle energie rinnovabili.
Anche l’Università Mediterranea ha contribuito ad alimentare il successo di Ecolandia. Innumerevoli le iniziative marchiate Ecolandia–Mediterranea. Per non parlare del numero di artisti che hanno messo piede al Parco, grazie alle numerose edizioni del Face Festival, la kermesse di ‘Arte – Creatività – Ecocultura‘.
Oggi, il Parco Ludico Tecnologico Ambientale, unico nel suo genere, che si estende su una superficie di circa 100.000 mq, su una collinetta da cui è possibile ammirare il meraviglioso panorama dello Stretto di Messina, è tristemente chiuso poichè spogliato brutalmente delle sue due più importanti strutture.
Il blocco degli uffici amministrativi è stato messo k.o. Così come il grande edificio che ospitava il ristorante. Cosa dobbiamo aspettarci ancora?
Parco Ecolandia, non solo incendi: c’è un altro nodo da sciogliere
Ai terribili fatti di cronaca, sulle cui cause stanno ancora indagando gli inquirenti e gli uffici della Procura, si aggiunge un altro bel nodo da sciogliere, quello relativo alla concessione.
Secondo quanto raccolto non è stata infatti ancora prorogata la concessione da parte del Comune e questo a causa di un contenzioso tra amministrazione e demanio. Querelle che si sarebbe potuta forse evitare attraverso lo strumento del federalismo demaniale che avrebbe consentito all’amministrazione comunale di diventare proprietario dei beni comunali.
Il Parco Ecolandia infatti non è di proprietà esclusiva del Comune ma al suo interno c’è un’area anche demaniale. E le condizioni giuridiche del Consorzio Ecolandia sono al momento più che precarie.
“Negli ultimi tempi credo che ci sia stato un tentativo di trovare una soluzione ma il problema è che combattiamo con una tempistica che non va di pari passo con le esigenze del Consorzio – spiega il presidente Giuseppe Minniti – Solidarietà a parte adesso è necessario un processo di velocizzazione delle procedure”.
Si attende dunque un cenno da parte delle istituzioni in merito al nuovo bando che potrebbe risollevare le sorti di uno dei Parchi più belli e attrattivi della nostra città.