Bronzi di Riace e l’ipotesi Siracusa, Castrizio: ‘Assemblaggio tipo Ikea? Aspettiamo i risultati’

Secondo l'esperto reggino "è bene che si sia riaperto un capitolo così importante per i Bronzi". Serve attendere però le conferme

Daniele Castrizio App Bronzi

A decenni di distanza dal loro ritrovamento i Bronzi di Riace sono, ancora, in grado di catturare la scena. Sarà per la loro bellezza straordinaria o per la pregevolissima fattura, il Giovane e l’Uomo maturo – o A e B come sono meglio noti agli esperti – sono avvolti da un’aura di mistero che, in tanti, ancora oggi, provano a svelare.

L’ultima ricerca che riguarda le statue provenienti dal mondo antico è quella condotta dal professor Rosolino Cirrincione dell’Università di Catania e dal professor Anselmo Madeddu, in collaborazione con l’Università di Ferrara, che sembra confermare una teoria avanzata anni fa dagli archeologi americani Robert Ross Holloway e Anna Margaret McCann: i Bronzi sarebbero stati originariamente assemblati in Sicilia, nella zona di Siracusa.

Come non interpellare sul tema, Daniele Castrizio, studioso, specializzato in archeologia ed esperto dei Bronzi di Riace? Ai microfoni di CityNow, il professore ha spiegato di “non aver potuto fare a meno” di mettersi in contatto con il collega di Catania, per approfondire la questione legata ai due guerrieri, simbolo della città di Reggio Calabria.

Castrizio e il “mistero” delle braccia del Bronzo B

“Al momento la vicenda non mi convince. Essendo un seguace di Karl Popper, non posso che attendere i dati scientifici per esprimermi. Se la teoria non coincide con i dati, allora non sono i dati che vanno cambiati, ma la teoria.

Questa storia, poi, “dell’assemblaggio” tipo Ikea, dei Bronzi, che sarebbe avvenuto a Siracusa. La terra di saldatura utilizzata per le statue è una cosa molto seria e sono davvero contento che il dibattito si sia riaperto, in modo tale da arrivare, forse, a conoscere la verità. Pur conoscendone la provenienza, comunque, non è detto che quest’ultima non sia stata acquistata e poi portata in un altro luogo”.

Castrizio fa riferimento alle braccia del Bronzo B, di cui non si conosce la natura (ne quando, nè dove siano state “plasmate” ndr.).

“È un mistero che mi tormenta – ha ammesso. E ne ho parlato con il prof. Vidale dell’università di Padova che è il massimo esperto in materia. A tal proposito mi ha riferito che è stata trovata una conchiglia dentro il braccio di B che potrà essere analizzata attraverso il carbonio-14. Aspettiamo conferme e controdeduzioni e vediamo dove queste ci porteranno. Secondo me – ha concluso – riaprire un capitolo così importante per i Bronzi di Riace – è comunque una cosa positiva”.

Il viaggio dei Bronzi di Riace

Castrizio, oltre a studiare i Bronzi da vicino, è anche uno dei creatori e dei promotori dello spettacolo itinerante “Il viaggio dei Bronzi di Riace“.

Partito dal teatro comunale “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, nel 2019, grazie all’associazione Accademia dei Caccuriani le due statue e l’enigma del messaggio di pace di cui sono portatori stanno facendo il giro d’Italia. Ultimo successo il tutto esaurito a Padova.

“È stato un successo oltre ogni speranza. Non mi aspettavo davvero – ha raccontato Castrizio il consenso generato dallo spettacolo. Per questo dobbiamo sicuramente ringraziare i produttori dell’Accademia dei Caccuriani, l’associazione dei Calabresi che ci ha aperto le porte. Ma anche tutto il gruppo che, nel corso di questi anni, nonostante la pausa imposta dal Covid, ha saputo rinsaldarsi ed espandersi. Il progetto partito da me e Saverio Autellitano, con testi e musiche di Fulvio Cama è oggi guidato dal giornalista Paolo di Giannantonio. Ultimo innesto quello dell’attrice Annalisa Insardà che, grazie al suo talento, riesce a commuovere gli spettatori raccontando fatti di tremila anni fa”.

In tanti hanno provato a portarli in giro per il mondo, spostandoli dalla loro casa naturale, il Museo Archeologico di Reggio Calabria, Castrizio ed il team che ha ideato lo spettacolo, ci sono riusciti anche se in modo astratto, avvicinando sempre più persone all’avventura – non ancora completamente nota – dei due eroi restituiti dal mare.