Reggio, protesta dei cittadini di Santa Venere: ‘Strada negata è futuro bloccato’ – FOTO

"I bambini delle medie viaggiano su quella strada non sicura, aspettiamo la tragedia?" così i residenti. L'assessore Costantino scende in piazza per rispondere ai manifestanti

Protesta Cittadini Santa Venere (11)

Monta la protesta di fronte a Palazzo San Giorgio, questa volta da parte dei cittadini di Santa Venere per i problemi legati ai collegamenti stradali. Ai microfoni di CityNow ha dichiarato il presidente del comitato ‘Insieme per l’Altopiano’ Antonella Crea:

“È da dieci anni che ci confrontiamo con l’amministrazione Falcomatà e abbiamo sempre portato avanti quella che è la nostra richiesta, cioè che vengano tutelati i nostri diritti e avere una viabilità che sia sicura. Ad oggi ancora questo purtroppo non esiste. Non mettiamo in discussione quello che fino oggi è stato fatto, perché comunque le risposte che abbiamo avuto dall’Amministrazione Falcomatà fino ad oggi non le abbiamo avute da nessun’altra amministrazione. Però è anche vero che dal 2021 la strada di Gallina è oggetto di lavori finanziati dal decreto Reggio, e ancora questi lavori non sono stati completati. Il che va a definire la nostra strada una strada “non sicura“.

Spiega la Crea:

“Parliamo della strada Armo-Santa Venere, ma abbiamo portato all’attenzione anche la situazione della strada Trunca-Santa Venere, che ad oggi è chiusa per un dissesto idrogeologico. Noi abbiamo due strade che collegano l’altopiano con la città, ma entrambe sono chiuse per un motivo o per un altro. Abbiamo chiesto qualcosa di immediato, ancora oggi ci viene chiesto del tempo, ma questo tempo sinceramente noi non possiamo più concederlo: è da giugno che ci siamo confrontati con il sindaco e ancora non abbiamo risposte certe. La scuola è iniziata, i bambini delle scuole medie viaggiano sulla strada Armo Santa Venere. Cosa dobbiamo aspettare? Che succeda una tragedia?”.

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Prosegue la presidente del comitato di cittadini:

“Dicono che la questione è proprio il fatto che la strada è finanziata dal Decreto Reggio. Questo decreto sappiamo tutti che è stato oggetto di blocco da diverso tempo, quindi che risolvano loro la situazione”.

Conclude la Crea:

“Per la nostra comunità i disagi innumerevoli. L’ultima volta i bambini della scuola elementare e dell’infanzia non hanno potuto fare la gita di fine anno perché il pullman non saliva. L’ambulanza che deve salire da Motta perché la strada di Trunca è chiusa, come quella di Galline. Anche chi deve fare delle consegne dice di non voler percorrere una strada che non è sicura”.

A scendere in strada per rispondere alle domande ed alle proteste dei manifestanti l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Reggio Calabria Francesco Costantino, che afferma:

“Gente che ha tutte le ragioni di questo mondo per rivendicare il diritto a raggiungere i propri territori in sicurezza. Quello che obiettivamente mi sembra forzato è il dire che l’amministrazione è completamente disattenta rispetto ai problemi di Santa Venere e questo non corrisponde al vero, non solo nel periodo in cui io ho esercitato la mia funzione di assessore ma, dalla lettura degli att,i questo non può essere detto. Quella è una viabilità “antica” in condizioni disastrate, rispetto a 15 anni fa è nettamente migliorata con un inceppo di natura burocratico amministrativa che ha riguardato un lotto di questa strada. C’era una programmazione che completava il tutto, non solo la strada che è rimasta interrotta per una questione di finanziamento, che a un certo punto non è stato più disponibile e la ditta non è stata messa in condizione di proseguire. Abbiamo fatto una programmazione che prevedeva anche la sistemazione dell’intero viario, con il suo tratto che va dal cimitero di Armo fino a quello intermedio che è già stato recentemente inaugurato.

Prosegue l’assessore Costantino:

Ce la stiamo mettendo tutta. Molto spesso ci scontriamo con la difficoltà delle procedure, ho attenzionato “di cuore” questa questione che riguarda Santa Venere, le discussioni che ho fatto oggi ho provato a farle anche direttamente sul posto. Però poi ti scontri con difficoltà che non dipendono dalla volontà di chi deve decidere, ma da dati di difficoltà obiettivi. Dire che c’è una inadeguatezza da parte di chi si occupa di queste cose è la valutazione che danno loro, e io non la posso contestare. Io credo che non sia esattamente così: recuperato il finanziamento residuo che serve per completare quel tratto, lo completeremo immediatamente. L’impresa obiettivamente mi è sembrata pure abbastanza disponibile, non è una di quelle imprese “avvoltoio”: ci sono stati ritardi di pagamento, erano legittime le difficoltà”.

Conclude Costantino:

“I jersey sono una misura tampone, stamattina se non ci sono stati intoppi li stanno già mettendo. La situazione più critica la affrontiamo in questi termini, ma non è quella la soluzione che noi vogliamo: la soluzione è rifare la strada. Quando dico ci vediamo giorno 3 è perché immagino che avremo qualche passo risolutivo: non ci vogliono molti mesi di lavoro effettivo per completare quella strada, ma dobbiamo essere questa volta messi in condizione di poter assicurare all’impresa di finire il lavoro e liquidarla”.